Pakistan: estremisti “pronti al martirio”
06 Luglio 2007
di redazione
I miliziani islamici asserragliati da martedì nella Moschea rossa d’Islamabad
non intendono arrendersi. Lo ha affermato il numero due della moschea pakistana
cuore dell’integralismo filo-talebano nella capitale pakistana, Abdul Rashid
Ghazi.
“Abbiamo deciso che piuttosto siamo pronti al martirio ma non ci arrenderemo”,
ha detto Ghazi, dopo che la polizia aveva respinto la sua offerta per una resa
condizionata. “Piuttosto ci faremo tagliare la testa ma non chineremo il
capo”, ha aggiunto.
Ghazi, il cui fratello Abdul Aziz era stato catturato mercoledì mentre
tentava di lasciare la moschea del Lal Masjid coperto da un burqa, ha chiesto
al governo di togliere l’assedio al tempio. All’interno della moschea, radunati
nei locali della madrassa (scuola coranica) femminile, ci sono ancora donne e
bambini che secondo Islamabad vengono usati come scudi umani.