Pakistan: il paese si ferma per ricordare Benazir Bhutto

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Pakistan: il paese si ferma per ricordare Benazir Bhutto

Pakistan: il paese si ferma per ricordare Benazir Bhutto

27 Dicembre 2008

Il Pakistan si ferma oggi per ricordare Benazir Bhutto, l’ex premier uccisa il 27 dicembre dello scorso anno in un attentato suicida a Rawalpindi, nei pressi di Islamabad, al termine di un suo comizio elettorale. Già da ieri migliaia di persone si sono riunite a Garhi Khuda Bakhsh, nel sud del Pakistan, dove si trova il mausoleo della famiglia Bhutto. Oggi si terrà una cerimonia in sua memoria, in cui interverrà anche il marito dell’ex premier assassinata, Asif Ali Zardari, attuale presidente del Pakistan.

Parlando alla vigilia delle commemorazioni di oggi, che si svolgeranno in tutto il paese, Zardari ha ricordato come Benazir abbia preferito "affrontare una morte certa piuttosto che abdicare ai suoi principi". "I suoi assassini l’hanno uccisa, ma non hanno ucciso le sue idee", ha affermato il presidente pachistano. Migliaia di agenti di polizia sono stati dispiegati a Garhi Khuda Bakhsh, per prevenire eventuali attentati contro il presidente.

Migliaia di pachistani sono giunti nella città natale di Benazir con ogni mezzo, in treno, in auto, in autobus e anche a piedi. "Ha dato la sua vita per il popolo di questo Paese, quindi possiamo fare un po’ di chilometri a piedi per renderle omaggio", ha detto all’Associated Press Sher Mohammad, che ha camminato per centinaia di chilometri per recarsi presso la tomba della Bhutto.

Ad un anno dall’attentato che ha stravolto lo scenario politico interno, il Pakistan si trova ancora in acque difficili. Lo scorso febbraio il partito della Bhutto, il Partito del popolo pachistano (Ppp) ha vinto le elezioni sull’onda dell’emozione per la morte della sua leader, e il vedovo di Benazir, Zardari, è stato poi eletto presidente del Pakistan dopo che il generale Pervez Musharraf è stato costretto a dimettersi.

Ma la situazione politica è tuttora incerta, con i gruppi estremisti delle regioni tribali al confine con l’Afghanistan che minacciano la stabilità del paese. Ad aggravare il quadro ci sono poi la crisi finanziaria globale, che ha colpito anche il Pakistan, e, soprattutto, le recenti tensioni con l’India seguite ai sanguinosi attentati di Mumbai, compiuti da un gruppo pachistano secondo Nuova Delhi.