Pakistan. Ministro Minoranze: “Danni alluvioni più gravi di quanto si creda”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pakistan. Ministro Minoranze: “Danni alluvioni più gravi di quanto si creda”

14 Settembre 2010

I danni provocati dalle alluvioni che lo scorso mese hanno messo in ginocchio il Pakistan "sono ingenti e più gravi di quanto si creda". Lo ha affermato in un incontro con la stampa a Roma il ministro pakistano delle Minoranze, Shahbaz Bhatti, secondo il quale il Paese si trova ora ad affrontare una delle crisi più gravi della sua storia.

"Ci sono più di 20 milioni di sfollati e alcune zone del Pakistan sono da ricostruire, inoltre, c’è molta gente, in particolare bambini, che soffrono di malattie legate alle condizioni igieniche", ha affermato il ministro. "Molte infrastrutture sono danneggiate, anche l’allevamento e l’agricoltura – ha precisato – per questo voglio lanciare un appello a tutti gli Stati del mondo affinché siano solidali con il Pakistan". Il ministro ha comunque sottolineato che "il governo pakistano sta usando tutte le risorse a sua disposizione per aiutare la gente colpita dalle alluvioni, fornendo medicine, cibo e soccorso medico".

A proposito di eventuali discriminazioni di cui sarebbero state vittime le minoranze religiose nella distribuzione dei soccorsi, il ministro ha parlato di accuse "senza fondamento". "Ho visitato personalmente le aree più colpite – ha dichiarato – e posso assicurare che non ci sono state discriminazioni contro i cristiani".

Bhatti ha infine ringraziato la comunità internazionale per gli aiuti stanziati a favore del Pakistan, sottolineando in particolare l’impegno del governo italiano che devolverà a Islamabad un pacchetto di aiuti di 80 milioni di euro, suddiviso in 50 milioni in crediti d’aiuto, 20 milioni in cancellazione del debito e dieci in aiuti d’emergenza.