Pakistan, rilasciato collaboratore di al Qaeda

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Pakistan, rilasciato collaboratore di al Qaeda

21 Agosto 2007

Le autorità pachistane hanno rilasciato un esperto di
computer, fermato perché sospettato di collaborare con  al Qaeda. Sembra che abbia fornito
informazioni fondamentali per sventare attentati contro obiettivi americani e
britannici nel 2004. Lo hanno rivelato oggi avvocati del militante e fonti
governative.

Mohammed Naim Noor Khan era stato arrestato nel luglio 2004.
Era stato ritenuto da fonti dei servizi segreti un esperto di computer al
servizio della rete di Osama bin Laden, le cui informazioni portarono a
arrestare alcuni sospetti terroristi in Gran Bretagna e in Pakistan.

La vice procuratore generale pachistana, Nahida Mehboob
Ilahi, ha confermato la notizia del rilascio, ma ha inoltre precisato di non
avere ulteriori informazioni.

Anche l’avvocato di Khan, Babar Awan, ha confermato che il
suo assistito è stato liberato, aggiungendo che adesso si trova con la sua
famiglia a Karachi, nel sud del Paese. L’avvocato non ha saputo dire con
esattezza quando Khan sia stato rilasciato.

Khan fu arrestato aveva circa 25 anni ed era un esperto di
computer sospettato di fungere da “postino elettronico” per lo scambio di email
cifrate fra i membri di al Qaeda. Il suo arresto fu tenuto segreto e fonti dei
servizi di sicurezza pachistani fecero sapere che l’uomo aveva iniziato a
collaborare con gli inquirenti, continuando a passare e a ricevere messaggi dei
suoi contatti anche mentre era in stato di arresto.

Ma l’operazione andò in fumo poche settimane dopo l’arresto,
quando la notizia apparve sui mass media. Comunque sembra che, grazie alle
informazioni ottenute tramite Khan, la polizia britannica riuscì ad arrestare
dodici sospetti terroristi a Londra. Nei computer di Khan vennero trovate mappe
dell’aeroporto internazionale londinese di Heatrow e dati che consentirono di mettere
in allerta alcune metropoli americane per possibili attentati.

Khan, ha detto il suo avvocato, non è mai stato incriminato
durante i tre anni di detenzione.