Pakistan, scarcerazione negata alla “ragazza afghana”
02 Novembre 2016
Un tribunale speciale pachistano di Peshawar, oggi, ha respinto la richiesta di libertà dietro cauzione per Sharbat Gula, passata alla storia come la ‘Ragazza afghana’ che apparve su una copertina del National Geographic nel 1985 e che è stata arrestata giorni fa con l’accusa di detenzione di documenti falsi. È quel che emerge dall’ordinanza firmata dal giudice.
Di fronte a questa decisione, l’ambasciatore afghano in Pakistan, Omar Zakhilwal, ha chiesto in una lettera l’intervento diretto del premier Nawaz Sharif. L’avvocato difensore aveva sottolineato che Sharbat Gula, affetta appunto da epatite C e madre di quattro figli, è l’unico membro della famiglia in grado di provvedere con il suo lavoro al loro mantenimento. Il legale aveva anche ricordato che Sharbat è stata arrestata il 26 ottobre mentre stava per ritornare in Afghanistan.
Non sappiamo come si evolverà la situazione. Ma ci domandiamo come mai l’attenzione mediatica quando si parla di “altri arresti” finisca per scemare. Ci riferiamo ad Asia Bibi, finita in carcere perché cristiana e sul cui capo pende una condanna a morte.