Pakistan, sventato attentato al presidente Musharraf

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pakistan, sventato attentato al presidente Musharraf

13 Dicembre 2007

Un tentativo di omicidio del presidente pakistano Pervez Musharraf è stato sventato dagli agenti dell’intelligence pakistana.

L’operazione, condotta nella città portuale meridionale di Karachi, ha portato all’arresto di diverse persone, accusate di far parte dell’organizzazione terroristica al Qaeda.

“Gli arresti sono stati effettuati di recente in un’operazione congiunta di diverse unità nella zona di Malir della città”, ha spiegato il maggiore Asad Ali, portavoce delle forze paramilitari, citato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa.

Secondo Ali, le persone catturate stavano progettando di far saltare in aria un ponte che sarebbe stato percorso dall’automobile di Musharraf proveniente dall’aeroporto di Karachi e diretta in città.

 Il portavoce, tuttavia, non ha voluto rivelare quando avrebbe dovuto essere sferrato l’attacco, né il numero delle persone arrestate. “Questi arresti rappresentano un grande successo – ha detto Ali -. Forniremo ulteriori informazioni ai media una volta che saranno state completate le indagini”.

Dal 2001, quando il Pakistan si è schierato al fianco degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo Musharraf è sopravvissuto ad almeno altri tre tentativi di omicidio, pianificati da militanti di al Qaeda o filo-Talebani.

Il 14 dicembre del 2003 un gruppo di militanti dell’organizzazione di Osama bin Laden fece esplodere una bomba al passaggio del convoglio di Musharraf su un ponte, nei pressi della sua residenza ufficiale di Rawalpindi. I dispositivi di jamming installati sull’automobile del presidente, però, funzionarono alla perfezione e ritardarono di alcuni secondi la deflagrazione, consentendo al convoglio di attraversare il ponte prima che questo crollasse.

Appena 11 giorni dopo, due kamikaze lanciarano due automobili contro il convoglio di Musharraf a pochi metri all’attentato precedente. Quell’attacco costò la vita a 16 persone, tra le quali molti agenti di polizia. L’ultimo tentativo di uccidere Musharraf risale allo scorso luglio, quando sospetti militanti islamici hanno preso di mira l’aereo presidenziale che stava per decollare dalla base di Rawalpindi.