Palermo. 11 fedelissimi di Provenzano in manette

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Palermo. 11 fedelissimi di Provenzano in manette

01 Dicembre 2009

Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici presunti affiliati alla famiglia del boss Provenzano è stata eseguita all’alba. I provvedimenti, che colpiscono esponenti di Cosa Nostra riconducibili alla rete di fiancheggiatori che avrebbero garantito la latitanza del boss di Bagheria, sono del gip Morosini. Gli arrestati devono rispondere di associazione mafiosa finalizzata ad estorsioni, detenzione armi, intestazione fittizia di beni.

Simone Castello, arrestato nei pressi di Madrid, è considerato il personaggio di maggior spessore anche perché già condannato per mafia con sentenza definitiva. Secondo i pm avrebbe avuto un ruolo importante nella rete di fiancheggiatori dell’allora latitante Bernardo Provenzano.

La roccaforte L’indagine congiunta di polizia e carabinieri ha permesso di ricostruire un importante circuito mafioso nel comprensorio dei comuni di Bagheria e Ficarazzi che, muovendo da personaggi di spessore giungeva all’individuazione di altre persone, alcune delle quali legate da vincoli di parentela, che avevano acquisito il controllo di numerose attività criminali. Gli 11 indagati, insomma, sarebbero diventati funzionali a quella complessa rete di fiancheggiatori che da sempre aveva reso quel territorio la “roccaforte” dell’allora latitante Provenzano.  

“Gli arresti degli undici uomini che coprivano la latitanza del boss Bernardo Provenzano sono il segnale che da parte dello Stato è in atto un’offensiva continua e implacabile contro tutte le mafie”. Lo afferma Fabio Granata (Pdl), vice presidente della commissione Antimafia, secondo il quale “ora tocca alla politica offrire sempre più strumenti e mezzi adeguati al compito e dovuti a chi, a prezzi spesso altissimi, procede nella liberazione del territorio dalle cosche. Un ringraziamento va infine – conclude il parlamentare siciliano – agli investigatori, agli uomini della Polizia e dei carabinieri di Palermo che con grande professionalità” hanno portato a termine l’ennesima operazione anticriminalità organizzata.