Palermo abbraccia il City Group, la prima proprietà araba del calcio italiano
05 Luglio 2022
Dopo anni di difficoltà finanziarie, la scorsa stagione il Palermo è tornato in Serie B. Grazie all’accordo siglato pochi giorni fa a Milano, inoltre, è diventata l’undicesima società ad entrare nel network del City Football Group.
Ceduto l’80% delle quote, ma Mirri resta presidente del Palermo
Dario Mirri ha ceduto l’80% delle quote, corrispondenti circa a 13 milioni di euro più bonus, al gruppo controllato dallo sceicco Mansour dopo diversi mesi di trattive. Tuttavia, pur essendo socio di minoranza, ha mantenuto la presidenza del club.
“Ho compiuto il desiderio che ho avuto tre anni fa, raggiungere l’impegno massimo facendo tutto quello che era in mio potere. Ora ho l’orgoglio di consegnare il Palermo nelle migliori mani possibili”, ha dichiarato Mirri in conferenza stampa.
Hanno partecipato alla trattativa (e presenziato alla conferenza stampa) diversi pezzi grossi. Giovanni Gardini, ex direttore generale dell’Inter, e Michele Centenaro, segretario generale dell’Eca, su tutti. C’erano inoltre Ferran Soriano, CEO del City Football Group, e il consigliere Alberto Galassi.
La prima proprietà araba del calcio italiano
In questi anni ci siamo abituati a fondi e ai magnati stranieri, americani e cinesi per lo più, che sono venuti in Italia ad acquistare squadre di importanti città. Questo, però, è un caso particolare. Infatti, si tratta il primo caso di proprietà araba nella storia del calcio italiano.
Circa il 77% della holding è di proprietà della Newton Investment and Development LLC, società che ha la sede ad Abu Dhabi e che fa riferimento allo sceicco che ha iniziato a inondato di investimenti il Manchester City. La parte rimanente delle quote è suddivisa tra agli statunitensi di Silver Lake (14,54%) e i cinesi di China Media Capital (8,24%).