Palermo, ora si cercano i complici di Lo Piccolo
05 Novembre 2007
di redazione
Dopo l’arresto dei boss Salvatore e
Sandro Lo Piccolo (padre e figlio), adesso si stanno cercando di individuare i
complici. Lo ha confermato il sostituto procuratore di Palermo, Alfredo
Morvillo, che ha coordinato l’inchiesta.
“Noi pensiamo – ha affermato Morvillo – che il quadro delle
complicità sia più grande. E saranno proprio questi gli aspetti che
approfondiremo nelle prossime settimane”. Le persone fin qui arrestate sono di altissimo
livello nel panorama della mafia palermitana. Insieme ai Lo Piccolo sono finiti
in manette anche altri due latitanti: Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi. Il primo controllava
il territorio di Brancaccio, il secondo di Carini. Tutti inseriti fra i 30
maggiori ricercati d’Italia.
I quattro erano in una villetta nei pressi di
Carini, in provincia di Palermo dove si stava svolgendo una riunione tra boss. Dopo
l’arresto di Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo avrebbe assunto il
controllo dell’organizzazione criminale contendendo la leadership a Matteo
Messina Denaro, boss latitante del Trapanese. La direzione centrale della
polizia criminale era alla ricerca di Salvatore Lo Piccolo, nato a Palermo nel
luglio del 1942, dagli anni ‘80. Nel 1992 era stato diramato un mandato di
cattura internazionale. Dal 1998 era ricercato anche per concorso in omicidi,
omicidio, associazione di tipo mafioso e altri reati. I boss, tutti armati, sono
rimasti barricati per qualche minuto nella villetta, ma dopo che gli agenti hanno sparato alcuni colpi
in aria a scopo intimidatorio si sono arresi.
Alcuni ‘pizzini’ sequestrati al
boss Salvatore Lo Piccolo subito dopo la sua cattura stavano per
essere gettati nel Wc della villetta dove è avvenuto il blitz.
Gli investigatori sono riusciti a recuperarli mentre il
capomafia stava per disfarsene.
Questo arresto è un altro duro
colpo per l’organizzazione mafiosa. Nel marzo 2005, infatti, la polizia aveva già
arrestato 84 persone accusate di far parte dell’organizzazione guidata Lo
Piccolo. Resta ancora in libertà Matteo Messina Denaro, 45 anni, ricercato dal
1993 per vari reati tra cui associazione a delinquere e strage.
L’arresto di Lo
Piccolo è stato salutato con soddisfazione da Leoluca Orlando, storico sindaco
di Palermo e oggi esponente dell’Italia dei Valori: “Dopo l’arresto di
Provenzano e in attesa dell’arresto di Matteo Messina Denaro l’arresto dei Lo
Piccolo è un colpo importante alla criminalità mafiosa, in particolare con
riferimento alla realtà palermitana. Siamo certi che così continuando si potrà
colpire ulteriormente la mafia, tanto consegnando alla giustizia gli uomini dei
corleonesi quanto i cosiddetti americani, che della ‘crisi di egemonia’ dei
corleonesi stanno traendo vantaggio”.