Palma: “Diciotto mesi bastano per riformare la giustizia”
08 Settembre 2011
Diciotto mesi sono più che sufficienti per varare una seria riforma della giustizia. Il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma traccia la road map da qui alla scadenza naturale della legislatura (si dice convinto che nel 2013 il centrodestra rivincerà le elezioni con Berlusconi premier) e intanto incassa il via libera del Senato alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, riforma necessaria per ottimizzare costi e risorse e per rendere più efficienti i servizi al cittadino. Se ne parlava da tanto, ora la legge c’è.
Ancora: lo spinoso capitolo delle depenalizzazioni fino alla quadratura del ddl costituzionale, ovvero la madre di tutte le riforme. Il guardasigilli scandisce concetti e programmi davanti agli studenti della Summer School; usa la prudenza consona al ruolo istituzionale ma anche quella che serve a non alimentare nuove tensioni nel conflitto tra giustizia e politica, come spiega nella video-intervista all’Occidentale. Non per questo, però, rinuncia a osservare come la sinistra tenti di buttare giù il governo per via giudiziaria non essendo riuscita nelle urne.