Probabilmente ci vorranno anni per verificare l’efficacia delle strategie che i paesi europei hanno messo in campo per tentare di arginare la pandemia causata dal virus Covid 19, prima della scoperta e della distribuzione di vaccini destinati a mettere in sicurezza tutta la popolazione.
Ma alcune considerazioni si possono già fare sulla base di numeri certi relativi a contagiati e deceduti in alcuni paesi europei, come quelli della tabella sopra, che riguarda quattro paesi dell’area scandinava accomunabili per territorio e popolazione (Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia), la Germania e tre paesi Mediterranei (Italia, Francia e Spagna).
Per quanto riguarda l’Area Scandinava è impressionante l’enorme differenza di contagiati e deceduti della Svezia, che ha sostenuto una politica di blandissime o pressochè nulle misure di lochdown, e i confinanti Norvegia Finlandia e Danimarca.
La Svezia infatti ha avuto in relazione al numero di abitanti circa undici volte in più di morti di Finlandia e Norvegia ed il triplo di quelli della Danimarca, con un numero di contagiati da 5 a 6 volte più alto di quello di Norvegia e Finlandia ed il doppio di quello della Danimarca.
Fuori dall’area scandinava a Germania ha avuto in percentuale la metà dei contagiati ed il quaranta per cento dei morti in meno della Svezia ma più del doppio della Danimarca e dalle 7 alle 9 volte superiore a quello di Finlandia e Norvegia.
Se esaminiamo i dati dei paesi latini dobbiamo riscontrare purtroppo, sempre facendo riferimento a contagiati e deceduti ogni 100 mila abitanti, che pur essendo il numero dei contagiati inferiore a quello della Svezia, ma ben superiore da quello della Germania, il numero dei deceduti è molto superiore, con l’Italia che sta peggio di tutti con circa il doppio dei morti della Germania, seguita a ruota da Spagna e Francia.
Credo si possa pertanto affermare allo stato degli atti che se dal punto di vista dell’economia il modello svedese può aver avuto dei vantaggi, il prezzo pagato in termini di vite umane rispetto ai paesi confinanti è stato spaventoso.
A chi giustamente può far notare che Italia, Francia e Spagna hanno avuto risultati ben peggiori di quelli della Svezia nel contrasto alla pandemia, la risposta è che fortunatamente o sfortunatamente manca la prova contraria, e cioè di quanti contagiati e deceduti avremmo avuto da noi se non ci fosse stato obbligo di mascherina, distanziamento sociale e obbligo di chiusura di locali pubblici, scuole ecc.
Sociologi e studiosi di comportamento ci dovranno spiegare poi in che misura le risposte personali ed il senso del rispetto delle regole imposte o raccomandate dalle Istituzioni abbiano funzionato viaggiando da nord a sud in Europa attraverso culture e modi di vivere così diversi tra di loro.
L’unica certezza allo stato degli atti è che soltanto la vaccinazione di massa può dare una risposta efficace per uscire da questa catastrofica situazione mentre, al netto dei macroscopici errori ed omissioni in Italia del governo Conti e del Commissario Arcuri nella gestione della pandemia, è di tutta evidenza che i sistemi sanitari di tutto il mondo si sono fatti cogliere impreparati a fronteggiare un pericolo che pure molte voci si erano levate in passato a denunciare.