Pansa parla da Capo della Polizia: “Liberare l’Italia dalla paura”

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Pansa parla da Capo della Polizia: “Liberare l’Italia dalla paura”

06 Giugno 2013

"C’è un’unica grande squadra chiamata Stato". Alessandro Pansa si insedia come nuovo Capo della Polizia, raccoglie l’eredità di De Gennaro e Manganelli, e il pensiero va subito al malessere sociale che attraversa il Paese, vedi la manifestazione Thyssen a Terni. "Siamo ben consapevoli – sottolinea non a caso – che oggi il dissenso esprime un duplice malessere, costituito da un lato dalle difficoltà economiche frutto della crisi e dall’altro dall’incertezza che pervade i cittadini per il proprio futuro. Il nostro compito sarà dunque quello di garantire a chiunque la libertà di esprimere il proprio disagio senza che ciò comporti l’alterazione dell’ordine sociale". Il dissenso va quindi garantito ma senza sovvertire l’ordine costituito. Pansa si presenta come il "mediatore" dei conflitti sociali, dice che il suo obiettivo sarà quello di "liberare la società dalla paura e restituire la libertà alle città". Promette di vegliare sulle donne e i minori, soprattutto sul web, di combattere mafia e criminalità organizzata. A proposito di Internet dice: "sempre più spesso viene utilizzato per scopi denigratori se non per veri e propri atti di intimidazione". Alla cerimonia di insediamento presente anche il vicepremier e ministro dell’interno, Alfano, che dice: "La fierezza e l’orgoglio di essere poliziotti sarà sempre difesa da me e dal governo. Sempre e per intero. Gli autonomi si oppongono alla legge mentre i poliziotti la difendono”. E come linee guida del suo ministero aggiunge: "Il nostro compito, ma anche la nostra priorità, è che le nostre città debbono essere sempre più sicure: servono interventi forti, pratici e concreti che diano la certezza ai cittadini di essere protetti da un sistema di sicurezza che consenta loro di vivere sereni".