Papa: autonomia stato-chiesa, ma ricorda etica a societa’
13 Dicembre 2008
di redazione
La Chiesa "si rallegra" della distinzione tra Stato e Chiesa, ma tiene a "risvegliare nella società le forze morali e spirituali" e richiamare "il valore che hanno per la vita non solo privata ma anche e soprattutto pubblica alcuni fondamentali principi etici": così il Papa all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
"Questa breve visita – ha detto Benedetto XVI – mi è propizia per ribadire come la Chiesa sia ben consapevole che alla struttura fondamentale del cristianesimo appartiene la distinzione tra ciò che è di Cesare e ciò che è di Dio, cioè la distinzione tra Stato e Chiesa". Tale distinzione e tale autonomia – ha proseguito Benedetto XVI – non solo la Chiesa le riconosce e rispetta, ma di esse si rallegra, come di un grande progresso dell’umanità e di una condizione fondamentale per la sua stessa libertà e l’adempimento della sua universale missione di salvezza tra tutti i popoli. In pari tempo, però – ha proseguito Ratzinger – la Chiesa sente come suo compito, seguendo i dettami della propria dottrina sociale, argomentata a partire da ciò che è conforme alla natura di ogni essere umano, di risvegliare nella società le forze morali e spirituali, contribuendo ad aprire le volontà alle autentiche esigenze del bene. Perciò – ha concluso il Papa di fronte al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e al ministro degli Esteri Franco Frattini – richiamando il valore che hanno per la vita non solo privata ma anche e soprattutto pubblica alcuni fondamentali principi etici, di fatto la Chiesa contribuisce a garantire e promuovere la dignità della persona e il bene comune della società, ed in questo senso si realizza l’auspicata vera e propria cooperazione tra Stato e Chiesa".
Ska
fonte: APCOM