Papa Francesco: Bancarotta banche? Vera bancarotta è quella dell’umanità
06 Novembre 2016
C’è “una bancarotta” dell’umanità al quale non si vuole porre riparo. Lo ha detto Papa Francesco nella aula Paolo VI durante l’udienza con i movimenti popolari. “Cosa succede al mondo di oggi che, quando avviene la bancarotta di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell’umanità non c’è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto? E così il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo… molti cimiteri vicino ai muri, muri macchiati di sangue innocente”.
Quel del Papa ai delegati di movimenti popolari di sessanta Paesi della Terra è un discorso ampio e durissimo; Bergoglio li aveva già incontrati a Roma e, l’anno scorso, in Bolivia. Ora ripete: “terra, casa e lavoro per tutti” e punta il dito contro l’iniquità “terrorista” del sistema economico mondiale; per il Papa il terrorismo è legato al denaro che governa il mondo con “la frusta della paura”.
Papa Francesco poi definisce la situazione dei migranti e dei rifugiati “obbrobriosa, che posso solo descrivere con una parola che mi venne fuori spontaneamente a Lampedusa: vergogna”. Bergoglio continua “ho potuto ascoltare da vicino la sofferenza di tante famiglie espulse dalla loro terra per motivi economici o violenze di ogni genere, folle esiliate a causa di un sistema socio-economico ingiusto e di guerre che non hanno cercato, che non hanno creato coloro che oggi soffrono il doloroso sradicamento dalla loro patria, ma piuttosto molti di coloro che si rifiutano di riceverli” ed annuncia che si occuperà in prima persona dei rifugiati abbandonati a se stessi.
“Il futuro dell’umanità è sopratutto nelle mani dei popoli e non è solo in quelle dei grandi leader, delle grandi potenze e delle élite” conclude Papa Bergoglio; i movimenti popolari secondo il papa possono essere decisivi: “il valore dell’esempio ha più forza di mille parole, di mille volantini, di mille ‘mi piace’, di mille video su youtube” conclude il pontefice.