Papa Francesco, l’America Latina del Cardinal Bergoglio

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Papa Francesco, l’America Latina del Cardinal Bergoglio

12 Marzo 2013

Francesco I, "Franciscum", l’Arcivescovo di Buenos Aires Jorge Bergoglio, è il 266eiesimo Papa della Chiesa Cattolica. E’ la prima volta che un Papa sceglie il nome del "Giullare di Dio", che è tutto un programma simbolo di comunione con gli ultimi della Terra, un messaggio di letizia, amore e bellezza nell’avere Fede.

La prima volta, dopo più di un migliaio di anni, che il Papato lascia l’Europa e viene dall’America Latina, "quasi la fine del mondo" come l’ha definita Francesco, parlando affacciato da San Pietro.

Francesco, dicono i giornali, vive in un piccolo appartamento, prende la metropolitana, è un uomo semplice e austero chiamato a riformare la Chiesa Cattolica dopo le "dimissioni" di Ratzinger (citato subito nel primo discorso). Il nuovo Papa, destinato a convivere con il "Vescovo Emerito" Benedetto, nel Conclave del 2005 fu sostenuto dal Cardinale Martini. Lo descrivono come un moderato con grandi doti di negoziatore, dovrà mediare tra le spinte al cambiamento e le ragioni della Curia che esce sconfitta dal Conclave.

Il nuovo Papa è un Gesuita, l’ordine che nel XVI secolo in America Latina portò una ventata fortissima di evangelizzazione nel Nuovo Mondo, aiutando le popolazioni più povere e con una forte missione educativa. Erano quei Gesuiti in rotta con la parte occidentale dell’Ordine, cinghia di trasmissione tra potere politico e religioso. Anche allora, una Chiesa in Movimento.

La vocazione di Bergoglio coincide con uno dei periodi più bui della storia argentina del secolo scorso, la dittatura militare del ’76-’83 con migliaia di morti e una grande disperazione collettiva. Gli storici si dividono tra chi dice che il Papa all’epoca riuscì a proteggere i dissidenti che fuggivano dalla giunta militare e chi invece lo considera "silenzioso" rispetto a quanto accadeva.

Nel 2010, ha avuto parole dure verso i matrimoni omossesuali in Argentina, "non è solo una battaglia politica, è un tentativo di distruggere il Piano di Dio", scrisse prima che la legge venisse approvata dal parlamento.

L’elezione di Francesco è un potente messaggio che il Conclave ha voluto lanciare alla Curia: il Sud della Cristianità mondiale, roccaforte della Fede – dall’America Latina all’Africa all’Asia – si è svegliata. A Cuba, dicono le news, suonano le campane a festa. Speranza, fiducia, fratellanza, sono le parole che ricorrono più spesso tra i commentatori.

Un gabbiano si era posato nel pomeriggio sul comignolo della Cappella Sistina, in cerca di calore, o simbolo di qualcos’altro, più profondo e misterioso. Un animale simbolo di libertà, che viaggia sul mare e la terra, che si ciba di pesce fresco ma che sa come rovistare tra i rifiuti, un essere simbolo di indipendenza, leggerezza, capacità di adattamento.

115 Cardinali hanno partecipato al Conclave, la maggioranza dei Cardinali al voto erano europei – 60 – ma il nuovo Papa arriva dalle Americhe.