Papa si difende davanti alla commissione per le autorizzazioni
06 Luglio 2011
di redazione
Alfano Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell’inchiesta P4, si difende davanti alla Giunta per le autorizzazioni della Camera. “Tutta la vicenda deriva da un astio profondo nei miei confronti da parte degli ex colleghi magistrati” dichiara.
“Si tratta di una persecuzione messa in atto da vari soggetti, tra cui De Magistris, Woodcock, Narducci e Curcio.” Papa è stato accusato di aver pilotato nomine e appalti, ricattando imprenditori ed esponenti delle istituzioni.
Le indagini si sarebbero articolate in tre mosse, stando a quanto dichiara Papa nella sua memoria difensiva. La prima mossa avrebbe riguardato “una strumentalizzazione giudiziaria di odi, rancori presenti nell’ambiente della magistratura napoletana.”
La seconda, si sarebbe concretizzata con “la conduzione di un’indagine al di fuori della legge e con gravissima ed evidente violazione delle prerogative parlamentari.”
Inoltre, i magistrati avrebbero adottato “un provvedimento articolato, ma povero e, sotto il profilo indiziario, privo di effettività con riferimento ai presupposti della misura concessa.” Manca il presupposto della competenza territoriale, afferma Papa. “Si è trattata di una vera e propria caccia all’uomo maliziosamente perseguita dagli inquirenti”.