Paraguay vs Spagna, le furie rosse contro il miracolo sudamericano

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Paraguay vs Spagna, le furie rosse contro il miracolo sudamericano

03 Luglio 2010

Dopo il derby della penisola iberica gli spagnoli devono affrontare l’esame di lingua. In questo caso, appunto, lo spagnolo, che li accomuna ai paraguayani, loro avversari di oggi. Ma non solo, la sfida acquisisce un significato maggiore alla luce della dominazione spagnola sui sudamericani, protrattasi fino al 1811, anno in cui i latinos si liberarono dal giogo delle furie rosse.

Va detto che per il Paraguay, nell’immediato, non fu una mossa felice, pochi anni dopo fu infatti coinvolto nella guerra della Triplice Alleanza (1865-1870) con Argentina e Brasile e perse due terzi di tutti i maschi adulti e gran parte del suo territorio. Inoltre, le ingenti spese causarono una stagnazione economica per i successivi 50 anni. Fortunatamente, nella successiva guerra del Chaco (1932-1935) con la Bolivia, i latinos riacquisirono gran parte della pianura del Chaco.

Stessa parabola si può osservare per gli europei. Dopo aver rappresentato un potente impero nel XVI e XVII secolo alla fine fu costretta a cedere il comando dei mari all’Inghilterra. Il successivo fallimento della rivoluzione mercantile e industriale ha rappresentato per il paese la caduta dietro a Gran Bretagna, Francia e Germania per quanto riguarda il potere economico e politico.

Simile anche la situazione economica che, seppure con enormi differenze di valori, rimane assimilabile per l’andamento. Il Paraguay è ancora prevalentemente dipendente dall’agricoltura e fortemente collegata, per l’import-export, dai suoi vicini continentali (specialmente dal Brasile e dall’Argentina). Anche se l’economia è cresciuta rapidamente tra il 2003 e il 2008, favorita dal meteo, la siccità che ha colpito nel 2008 il paese ha causato la riduzione delle esportazioni agricole e il rallentamento dell’economia (ancor prima dell’inizio della crisi globale).

La situazione spagnola parla della 12 ° economia del mondo (il Pil è grosso modo come quello di Germania e Francia), tuttavia dopo quasi 15 anni di crescita superiore alla media del PIL le furie rosse hanno cominciato a rallentare alla fine del 2007 entrando in recessione nel secondo trimestre 2008. Spaventoso poi il tasso di disoccupazione, cresciuto da circa l’8% del 2007 a più del 19% nel dicembre 2009. L’unica buona notizia arriva dal settore bancario, uscito relativamente bene dalla crisi grazie al controllo esercitato da parte della “Banca di Spagna”.

Affini tra loro pure le bandiere. I sudamericani hanno un tricolore orizzontale con le strisce di colore rosso (in alto), bianco e blu, con il logo posto al centro della banda bianca. La particolarità risiede nella diversità dei due lati della bandiera: su uno è rappresentata una stella gialla a cinque punte all’interno di una corona verde circondata dalle parole Republica Del Paraguay mentre sull’altro c’è un sigillo circolare del Tesoro (un leone giallo con sopra le parole Paz y Justicia).

Gli spagnoli rispondono con altrettanto tricolore rosso, giallo (di grandezza doppia) e ancora rosso. Lo stemma, posto al centro della parte gialla, contiene gli emblemi dei regni storici spagnoli (Castiglia, Leon, Navarra e Aragona) mentre Granada è rappresentata – stilizzata – nella parte inferiore. Lo scudo è incorniciato da due colonne che rappresentano le colonne d’Ercole e che sono i due promontori (Gibilterra e Ceuta ) posti nella parte orientale dello Stretto. Le fasce rosse intorno alle colonne, infine, riportano il motto imperiale di "Plus Ultra" (più in là) che si riferisce alle terre spagnole al di là dell’Europa.

Se per molti versi i due paesi sono molto vicini per i bookmakers la sfida è già decisa. I campioni d’Europa in carica sono favoritissimi e offerti intorno a 1,50 mentre il pareggio è dato sui 4.00 e il successo del Paraguay è quotato a 7.00. D’altra parte, difficile dargli torto. I sudamericani hanno già compiuto più di un mezzo miracolo arrivando fino ai quarti di finale e francamente siamo più che convinti che il loro mondiale finirà oggi. Per mano di chi? Il bomber Villa è il favorito ma anche Torres potrebbe riscattare una manifestazione finora deludente.