Parigi, identificato il kamikaze dello Stade de France: era iracheno
18 Gennaio 2017
Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi è il nome di uno dei due kamikaze che il 13 novembre 2015 si fecero esplodere allo Stade de France di Saint-Denis durante la partita Francia-Germania. Gli inquirenti francesi, dopo mesi di ricostruzioni, hanno definito l’identità dell’attentatore: ventenne iracheno con falso passaporto siriano, originario di Mosul e sbarcato in Europa sui barconi dei migranti nelle isole greche.
Secondo gli agenti della Dgse, il servizio di intelligence degli esteri francese, il documento falso sarebbe stata la chiave che ha permesso al terrorista di entrare nello spazio Schengen, nascosto tra i profughi arrivati in barca sull’isola di Leros, in Grecia, il 3 ottobre 2015, viaggiando probabilmente con alcuni complici.
L’Isis, aggiungono gli inquirenti, avrebbe indennizzato la sua famiglia con 5mila dollari americani e un gregge di pecore, dicendo loro che il ragazzo sarebbe stato protagonista di una inesistente missione suicida a Baghdad, senza fare accenno alla strage di Parigi.
Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi era il più piccolo di quattro fratelli e aveva terminato gli studi superiori. Il fratello maggiore, ex militare sotto il regime di Saddam Hussein, durante l’invasione americana del 2003 sarebbe diventato un carpentiere, mentre il secondo è un tassista di Mosul. Gli altri due fratelli si erano uniti alle fila jihadiste. Infatti, a preoccupare gli inquirenti sarebbe proprio l’altro fratello del kamikaze, in quanto sarebbe riuscito ad arrivare in Europa con l’intenzione di commettere attentati.
L’allerta rimane alta e i controlli vengono intensificati, al fine di evitare che Schengen diventi la chiave per commettere liberamente attentati in Europa.