Parigi, l’aggressore del soldato confessa. Procura: “Voleva uccidere”

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Parigi, l’aggressore del soldato confessa. Procura: “Voleva uccidere”

29 Maggio 2013

E’ islamico il giovane Alexandre, 22 anni, che sabato scorso ha aggredito un soldato francese, Cedric Cordiez, a Parigi, davanti a uno store Virgin. Messo sotto torchio dagli investigatori, alla fine ha confessato. Era stato arrestato ieri mattina in una delle banlieu della capitale francese, La Verriere. A dare l’annuncio, il ministro dell’interno Valls. Spiegano fonti della sicurezza che il giovane "è un radicale", ma "non un jihadista" e non è chiaro se questo dovrebbe rassicurarci. Nella gradazione dell’estremismo islamico ormai non ci sono più soltanto i pazzi tagliatori di teste che a Londra hanno ammazzato il soldato Rigby, c’è anche una rabbia meno omicida ma comunque pericolosa, perché il colpo può arrivare in ogni momento e quando meno te lo aspetti. "L’ideologia religiosa", come l’ha definita il procuratore di Parigi, consente anche questo, "era piuttosto evidente la sua intenzione di uccidere". Alexander si era convertito negli anni scorsi all’Islam e nelle banlieu deve aver avuto la sua buona dose di predicazione all’odio che lo ha spinto a commettere il gesto vigliacco di sabato scorso, e scappare via subito dopo. Il ministro Valls invece ringrazia i poliziotti e l’antiterrorismo che sono stati in grado di risalire al giovane seguendone le tracce. Ma Le Monde pubblica la notizia che, così come nel caso di Woolwich, anche in Francia la sicurezza aveva "attenzionato" Alexander per piccoli reati e qualche furtarello, e come con l’M16 inglese forse non tutte le precauzioni sono state prese in tempo.