Parisi non vede futuro in Forza Italia e lancia il suo movimento

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Parisi non vede futuro in Forza Italia e lancia il suo movimento

19 Novembre 2016

Stefano Parisi va avanti per una strada tutta sua: da Milano lancia un movimento. Si chiama “Energie per l’Italia” e avrà una struttura leggera, poco costosa, che parlerà con “le persone e con le comunità”. E il Cavaliere? “Tradito politicamente da Berlusconi? No, perché non eravamo fidanzati” ha detto Parisi. Con Berlusconi, aggiunto, “ho avuto un rapporto libero. C’è chi in questi giorni ha guardato indietro, io guardo avanti”, ha detto. Messaggio chiaro.

Dal capoluogo lombardo Parisi parla della politica italiana definita “obsoleta”, del vecchio modo di gestire il paese che ha “impoverito gli italiani” e non risparmia critiche né a destra né a sinistra, e neppure a Beppe Grillo, a cui spera di “non consegnare il paese”.

Quindi non un partito il suo, “perché non c’è più futuro per i partiti fatti di burocrazia e tessere, lontani dalle gente”, ma un movimento “aperto a chi vuole un centrodestra rinnovato nelle persone e nei contenuti”, che lanci “un’offerta politica seria, popolare e liberale, alternativa a Renzi e alla sinistra”. L’obiettivo è intercettare quei “10 milioni di voti persi dal centrodestra”, con un “grande lavoro di rinnovamento” . Il manager è certo del fatto che, così com’è ora il centrodestra, non è competitivo: nello scenario politico attuale, dice, “non c’è alternativa tra Renzi e Grillo”.

Sarà un movimento di moderati? “Non lo sopporto questo termine. È un movimento radicale, pragmatico». Però il problema resta la Lega, con cui Parisi confessa di avere poche speranze di andare d’accordo. Se Salvini resta su posizioni lepeniste antieuropeiste “le strade si dividono – taglia corto l’ex candidato sindaco -, o si ragiona e qualcuno cambia idea oppure mi sembra complicato fare un’alleanza. Non è più il tempo per coalizioni che mettono insieme cose troppo diverse e non producono nulla. Il centrodestra deve decidere cos’è, vuole stare dentro o fuori dalla Ue? Forza Italia è dentro il Ppe e sull’Europa ha una linea opposta a quella della Lega. Con queste ambiguità non reggiamo un giorno al governo. Io non litigo, non ho un carattere litigioso ma sono fermo, voglio chiarezza”.

E poi prova ancora a pungolare la Lega: «Non possiamo più raccontare che bucando tre gommoni si risolve l’immigrazione, non si risolve con le ruspe! Bisogna essere seri. Non raccontare balle! Non si può solo giocare sul rifiuto dell’Europa, è troppo facile, poi andiamo a sbattere sapete dove? Contro un governo Grillo. O riprendiamo la fiducia negli italiani o siamo morti”.

Insomma lo scontro col Carroccio, che ha reso dubbioso Berlusconi sulle capacità di Parisi di poter federare le varie anime del centrodestra, non si placa neppure nel giorno in cui il nuovo movimento va in suo “Ingresso in società”.