“Parlamento fuorilegge”, quei forzisti che inseguono Beppe

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

“Parlamento fuorilegge”, quei forzisti che inseguono Beppe

07 Dicembre 2013

"Napolitano non deve perdere altro tempo: sciolga le Camere e si torni immediatamente al voto: ridia la parola agli italiani". "Governo e Napolitano sono illegittimi, al voto". La prima dichiarazione è dell’azzurra Daniela Santanchè, convinta che adesso tutti i parlamentari sono decaduti, non solo Silvio Berlusconi. La seconda dichiarazione è di Beppe Grillo. Grillo e Santanché… Intanto Libero e il Giornale titolano, rispettivamente, "Decade il Parlamento" e "Parlamento fuorilegge", con due editoriali di Sallusti e Belpietro.

Ma è davvero così? Dal Presidente della Repubblica in giù devono andare tutti a casa? Il costituzionalista Nicolò Zanon, in una intervista a Libero, ha spiegato che quel richiamo della Consulta al ruolo delle Camere, "chiarisce che il Parlamento eletto con il Porcellum non è delegittimato". Non solo, bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, data dalla quale il Porcellum potrà essere definitivamente dichiarato incostituzionale. Anche un’altro ariete imbracciato dagli sfascisti – gli eletti con il premio di maggioranza devono sparire – rimbalza sui tempi di convalida di quelle nomine. Tempi brevi ma pur sempre utili e disponibili per la convalida in questione.

Oggi è una giornata storica non tanto per l’attesa decisione  della Consulta, bensì perché stiamo assistendo alla definitiva saldatura tra pentastellati da una parte e spezzoni arrabbiati del neoforzismo dall’altra. La convergenza sul "parlamento delegittimato" è strumentale, una scusa per tornare al voto. E’ la più generale coincidenza ideale a preoccupare: una idea della politica dove purezza ideologica, rifiuto del compromesso visto come una forma di debolezza, intolleranza al dissenso, disegnano una deriva populista ammantata di novità. Targata "mattarellum"…