Parlamento turco approva intervento nel Kurdistan iracheno

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Parlamento turco approva intervento nel Kurdistan iracheno

17 Ottobre 2007

Sale la tensione tra il governo turco e quello iracheno. Il Parlamento di Ankara ha approvato una mozione che potrà consentire all’esercito turco di entrare nel Kurdistan iracheno per combattere i separatisti curdi. 

 Il Premier Tayyip Erdogan si così espresso in merito all’azione militare: “Il passaggio di questa mozione non significa un’immediata incursione, ma che agiremo a tempo debito e nelle condizioni appropiate. Si tratta di auto-difesa”.

Nel frattempo, sono bastati due giorni di minacce da parte del governo di Ankara e i Democratici in America stanno già abbandonando l’idea di considerare il massacro degli armeni di un secolo fa come genocidio.

Intanto il governo di Baghdad si è riunito ieri per deliberare su una mediazione con le autorità turche alfine di evitare un’incursione armata nel Kurdistan iracheno.

Almeno una dozzina di “Democrats” stanno abbandonando l’idea di supportare la risoluzione passata in Parlamento che serviva a considerare il massacro degli armeni da parte dell’impero Ottomano del 1915 come genocidio. Alla Casa Bianca si considera tale mozione come “pericolosamente” provocativa nei confronti dei alleato, quello turco, che gioca un ruolo cruciale a supporto delle truppe Usa in Iraq, funzionando da stato-deposito per gli armamenti e i viveri destinati ai G.I. americani.

Le dichiarazioni del Democratico della Florida, Allen Boyd, valgono da esempio: “Ovviamente in Turchia si sentono colpiti allo stomaco da qualcosa che è successo un secolo fa e forse non è questo il momento giusto per avallare questa risoluzione”.

Comunque, l’unità di crisi del governo iracheno ha convocato ieri una seduta d’urgenza con l’obbiettivo di sollecitare un negoziato con le autorità turche. Oggi è stato designato l’arabo-sunnita Tareq al-Hashemi, Vice Presidente dell’esecutivo Maliki, come negoziatore. Hashemi sarà inviato ad Ankara al più presto.

“Il governo iracheno vuole affermare il suo impegno affinché le attività dei terroristi curdi del Pkk vengano fermate”, ha fatto sapere, l’esecutivo al-Maliki. Fino ad ora, però, i circa 3000 terroristi curdi nel nord Iraq hanno potuto fare i loro comodi.