Parma, indagato Pizzarotti. La Lega attacca: “Testa a testa Pd M5S”

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Parma, indagato Pizzarotti. La Lega attacca: “Testa a testa Pd M5S”

12 Maggio 2016

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti come il sindaco di Livorno Filippo Nogarin: dopo l’avviso di garanzia, i vertici del Movimento 5 Stelle restano in attesa di capire l’evoluzione della inchiesta evitando di usare il pugno duro.

Da Parma, sembra abbiano assicurato che tutto è in regola, e che l’avviso di garanzia per il sindaco ducale era un atto dovuto dopo l’esposto partito dal Pd.

A Roma, si valuta se Pizzarotti abbia commesso un errore procedurale per le nomine al Teatro Regio e si attendono gli sviluppi dell’inchiesta.

“Il sindaco di Parma è indagato per aver nominato il direttore del teatro Regio, cosa che è nelle sue prerogative. La magistratura sta verificando se ha seguito correttamente la procedura”, scrive su Facebook il membro del direttorio, Roberto Fico.

“Come sempre, se dovesse emergere una condotta contraria alla legge e ai principi del Movimento 5 Stelle chiederemo un passo indietro. Come in tutti gli altri casi”.

Per Fico “in Italia c’è un’emergenza corruzione che si chiama Partito democratico: fra rapporti con la camorra in Campania, un sindaco in carcere perché avrebbe truccato un appalto per poi cancellare le prove e gente seduta al Parlamento europeo per evasione (da 3 mln) che si tiene stretta la poltrona e fa sfigurare l’Italia”.

“Chi, come la Lega, ha trafficato in diamanti e comprato mutande verdi coi soldi dei cittadini, dovrebbe avere la dignità di stare zitto”.

Fico sa che M5S rischia di finire nell’angolo, da qui le risposte alla Lega. “Ormai il testa a testa tra Pd e 5stelle non è nei sondaggi ma nel numero di indagati”, aveva detto Massimiliano Fedriga, capogruppo alla camera della Lega Nord.

“Una sfida all’ultimo inquisito che ogni settimana vede primeggiare una volta i grillini, l’altra il PD. Solamente negli ultimi giorni contiamo Nogarin e Pizzarotti per i ‘garantisti’ grillini e Rosaria Vicino per il Pd, indagata nell’inchiesta petrolio in Basilicata”.

“Un triste teatrino di arrestati, collusi, indagati. La fiducia dei cittadini non si compra urlando e mentendo in tv ma si conquista con i fatti concreti e l’onestà. Virtù molto lontana da 5 stelle e Pd”, conclude Fedriga.