Patriarca Kirill, il matrimonio omosessuale? E’ come le leggi naziste
21 Novembre 2016
E’ stata una lunga intervista quella che il patriarca Kirill, capo della Chiesa Ortodossa, ha rilasciato al RT. La parte che sta facendo il giro del mondo è in particolare il momento in cui fa riferimento ai matrimoni omosessuali. “Quello che sta accadendo dei paesi occidentali è che, per la prima volta nella storia umana, la legislazione va contro la natura morale degli esseri umani. Non è la stessa cosa, certo, ma in qualche modo possiamo paragonarlo all’apartheid in Sudafrica o alle leggi naziste: erano frutto di un’ideologia e non parte della natura morale. La Chiesa non potrà mai approvarlo”.
In un altro passaggio aggiunge: “Noi diciamo che la Chiesa non può mai ridefinire il bene e il male, il peccato e la giustizia, ma noi non condanniamo le persone che hanno diverse preferenze sessuali. Grava sulla loro coscienza e sono affari loro: ma ciò non deve essere discriminato o punito, come era pratica comune in alcuni stati. Tuttavia, in nessun caso questo dovrebbe essere accettato come norma sociale non diversa dalla norma sociale che deriva dalla nostra natura morale, cioè il matrimonio tra un uomo e una moglie per creare una famiglia e avere dei figli. Ecco perché crediamo che questa nuova tendenza costituisca una grave minaccia per l’esistenza della razza umana”.
Nell’intervista con RT, il patriarca Kirill analizza attentamente, anche, la situazione politica a livello globale. “Continuiamo a sentire che la coalizione ha un suo approccio e la Russia ha una posizione diversa – spiega – ora è il momento in cui non possiamo più avere due posizioni in conflitto. Dobbiamo allinearci”. Ecco perché è stato contento di sentire ciò che Donald Trump ha detto a questo proposito dopo aver vinto alle elezioni. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha chiaramente sottolineato la necessità di combattere il radicalismo e il terrorismo islamico. “Speriamo sia l’obiettivo verso cui andremo, anche in termini di relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti”, ha proseguito il leader religioso. “Il terrorismo costituisce una reale minaccia per il mondo intero, inclusi la Russia, il Medioriente, l’Europa occidentale, gli Stati Uniti quindi è tempo di mettere assieme le idee, unire le forze e collaborare per risolvere questo problema che molti Paesi e popoli stanno affrontando”.
Nel corso della campagna elettorale Trump ha più volte annunciato di voler stabilire un dialogo con la Russia, anche e soprattutto nella lotta al terrorismo. “Questo è un bene – argomenta ancora Kirill – apre nuove opportunità per la collaborazione, che è ciò che spero avremo nelle relazioni Russia-Usa“. “Non c’era speranza in ciò che gli altri dicevano – conclude il capo della Chiesa russa – mentre le parole di Trump ci danno speranza. È molto importante che i leader delle grandi potenze globali instillino speranza in un futuro migliore”.