Pd. Franceschini: “No al piano edilizia, così si cementifica l’Italia”
08 Marzo 2009
di redazione
Il piano per la casa "è bocciato" perchè si tratta "di una cementificazione dell’Italia" e per di più anche "campata sulla luna": così il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di In mezz’ora su Rai tre, commenta la proposta del premier di un nuovo piano per l’edilizia.
"C’è bisogno assolutamente di far ripartire l’economia – afferma il segretario del Pd, Dario Franceschini – e le imprese nel settore dell’edilizia. Gli artigiani non lavorano più e quindi tutto ciò che mette in moto questo va bene. Ma il piano per l’edilizia è assolutamente uno sbaglio".
Per Franceschini il progetto "è una specie di cementificazione dell’Italia e anche campata un po’ sulla luna: ieri il presidente del Consiglio ha detto che chi ha una villa potrà aggiungere uno o due stanze, dando il senso di come lui immagina vivano gli italiani. Gli italiani vivono al secondo, al terzo piano di un condominio – dice Franceschini – in case bellissime nel centro storico. Vorrei che spiegasse loro dove lo ampliano questo 20 per cento. Sul pianerottolo? Nell’ingresso?".
Il segretario del Pd afferma poi che "il rischio cementificazione è pericolosissimo soprattutto in Italia, perchè nella globalizzazione ogni Paese deve investire in quello che ha e ciò che ci rende unici è l’Italia stessa, il paesaggio, il centro storico. Rovinare il nostro territorio è come se un Paese arabo bruciasse il petrolio. Non possiamo rovinare ciò che ci rende unici".
Immediate le reazioni del portavoce di Fi, Daniele Capezzone. "Come volevasi dimostrare: Franceschini, per l’ennesima volta, assume i panni del signor no, dell’oppositore pregiudiziale, del leader della sinistra del ‘non fare’". E continua: "È davvero grave che questa triste regola si confermi anche rispetto a un piano casa che ha solo aspetti positivi: può consentire di ristrutturare un patrimonio immobiliare italiano bisognoso di essere rinnovato, può permettere di superare tante difficoltà burocratiche, e può contribuire a un grande rilancio economico. Se la sinistra continua a dire no, saranno gli elettori a punirla come merita".