Pd, Guerini: Italicum? Quanto accaduto in Spagna dovrebbe far riflettere
28 Giugno 2016
Il vicesegretario Pd, Guerini, ha voluto rispondere così ai cronisti che gli chiedono se l’Italicum sarà cambiato: “C’è una legge elettorale che non è stata ancora testata” e” garantisce rappresentanza e governabilità. Poi noi abbiamo sempre discusso e se ci chiedono di discutere discuteremo, ma quanto accaduto in Spagna” con le elezioni di ieri “dovrebbe indurre a qualche riflessione”.
Più o meno sulla stesa lunghezza d’onda è il senatore Tonini (renziano): “Dalla Spagna arrivano buoni argomenti a favore della riforma italiana”. Tonini è convinto che ‘unico governo possibile “è la grande coalizione tra due forze storicamente incompatibili”. Quello che il premier chiama “l’inciucio“. E conclude: “l’esito democratico più efficiente si ha con l’Italicum. Oppure con il sistema francese. Ma non con le coalizioni”.
Anche il tema di un rinvio del referendum viene tenuto in sospeso a Palazzo Chigi. Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, ha ipotizzato un rinvio della data in primavera per svolgere prima il congresso del Pd, lanciando un monito: “Altrimenti vanno a sbattere il Pd e il Paese”.
Ma, Renzi, proprio ieri, ha ricordato che i tempi sono decisi dalla legge: la data va fissata tra 50 e 70 giorni dall’indizione del quesito. Non è possibile andare oltre il 15 dicembre, che è comunque più avanti del previsto 2 ottobre. E lascerebbe il Parlamento libero di votare la legge di stabilità senza scossoni. Per andare oltre, l’unica strada è un decreto.
Ad ogni modo, la richiesta di cambiare la legge elettorale voluta da Renzi (che prevede un premio di maggioranza alla lista che raggiunga il 40% dei voti oppure il ballottaggio nazionale tra le prime due liste se nessuna raggiunge il 40%), resta in cima alla lista delle richieste dei leader della minoranza, e a loro avviso la questione è ancora più urgente proprio alla luce dei ballottaggi nelle grandi città.