Pd, Idea: “Per Renzi dopo i cannoli arrivano le polente indigeste”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pd, Idea: “Per Renzi dopo i cannoli arrivano le polente indigeste”

15 Novembre 2017

“Il vento è cambiato e se ne sta accorgendo anche l’ex premier.  A Verona e in Veneto nessun bagno di folla, zero elettori e simpatizzanti, ma solamente pochi fedelissimi deputati ad accoglierlo e fischi e contestazioni dai correntisti truffati dalle banche venete. Per Renzi dopo i cannoli amari arrivano anche le polente indigeste”. Lo dichiara Stefano Casali, consigliere regionale e coordinatore di ‘Idea‘ in Veneto.

“Il tour veneto in treno, e in particolare la tappa a Verona – prosegue -, hanno riservato a Renzi gran poche soddisfazioni. Oltre alla totale assenza degli elettori veneti, a preoccuparlo dovrebbero essere anche diversi casi di fischi e contestazioni. Un vero e proprio flop quello di Renzi, frutto delle sue fallimentari politiche in campo economico e sociale. Per fortuna tra pochi mesi gli italiani potranno esprimersi. Dopo i referendum nazionali e regionali che hanno sbugiardato l’ex premier, dopo la disfatta siciliana – conclude Casali -, il centrodestra è finalmente pronto a dare una prospettiva di buon governo all’Italia”.

Per il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, “le contestazioni dei risparmiatori contro Renzi sono emblema della distanza tra la propaganda e la realtà. Sul treno il segretario del Pd e membri del governo hanno incontrato le associazioni, ma nella legge di stabilità non c’è una riga delle promesse fatte per garantire i rimborsi agli obbligazionisti delle banche venete. Abbiamo presentato in Senato emendamenti per rimediare a questa grave mancanza, vedremo cosa faranno Renzi e il governo – conclude – appena scesi dal treno”.