Pd Napoli, voti sospetti forse annullati. Ma Renzi vince sfida primarie
09 Marzo 2016
Non è chiaro che succederà alle primarie Pd che si sono celebrate nei giorni scorsi a Napoli, dopo la denuncia di brogli e il ricorso presentato dall’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino. Lo statuto del Pd potrebbe comportare tempi lunghi rispetto al ricorso, anche più di un mese, ma è probabile che a decidere saranno i gruppi dirigenti locali del partito.
Il ricorso potrebbe quindi essere presentato ad una Commissione ad hoc istituita a Napoli e composta dai rappresentati dei candidati e da figure di garanzia, la prima riunione dell’organismo è prevista per oggi. La commissione di garanzia potrebbe quindi decidere di annulare i voti incriminati, quelli delle sezioni dove secondo una inchiesta giornalistica sono stati scambiati voti in cambio di soldi.
Se il risultato fosse questo, Bassolino potrebbe e sua volta vincere le primarie, visto che lo scarto con Valeria Valente si riduce a qualche centinaio di voti. Va detta comunque una cosa che riguarda sia le primarie a Napoli che quelle a Roma, dove ha vinto un altro renziano doc, Giachetti.
E’ vero che ancora una volta ci sono state polemiche sulla bassa affluenza, sospetti di regolarità, polemiche e divisioni nel partito, ma la affermazione di Sala a Milano, di Giachetti a Roma e della Valente a Napoli segna un passaggio importante per Renzi. Fino ad ora il segretario premier aveva dovuto fare i conti con un sistema di potere che lasciava alla sinistra Pd il controllo dei territori, regioni, comuni, mentre il premier si concentrava su Roma, il centro, il governo del Paese.
Ora quell’equilibrio sembra essersi rovesciato. Renzi ha esportato il suo modello anche sui territori. Messo ancora più nell’angolo la sinistra interna. Insomma, per chi tra i suoi alleati di Governo pensava di poter essere decisivo per sostenere il Pd, la notizia è che Renzi può farcela da solo.