Pd, Renzi: “Golpe? No, mi dissero tocca a te”

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Pd, Renzi: “Golpe? No, mi dissero tocca a te”

12 Marzo 2016

"All’inizio della legislatura ho deciso di non candidarmi in Parlamento perche’ pensavo di continuare a fare il sindaco di Firenze," lo dice Matteo Renzi a Classe Dem, la scuola di formazione politica del Pd. "Mi ero preparato una serie di inaugurazioni che poi si e’ fatto tutte Nardella". "Poi e’ accaduto che il governo si e’ bloccato, non andava avanti. "Ricordate un provvedimento fatto da quel governo", il governo Letta, "nel primo anno di legislatura?" Aggiunge provocatoriamente Renzi:  "E’ stato tutt’altro che un golpe di palazzo. Mi e’ stato detto: segretario tocca a te" ha aggiunto Renzi ricordando il cambio della guardia con Letta. "Ma se il referendum dovesse andare male, diro’ ‘ragazzi, devo prendere atto’" ha poi aggiunto il premier parlando del referendum costituzionale. "Ma il referendum andra’ bene". In attesa del referendum però vale la pena notare un paio di cose. La prima e’ che Renzi si e’ dimenticato di quel "stai sereno" con cui prese a dir poco repentinamente il posto di Letta, e certo non con una operazione politica chiara e trasparente. A proposito di governi fermi e che si muovono, poi, basta ricorda la ricerca sui dati economici fatta nei giorni scorsi da un giornalista attento come Bechis. A conti fatti quel è accaduto è l’esatto contrario di quanto va dicendo il premier. "Con Letta l’economia italiana andava meglio, e con Renzi i fondamentali sono peggiorati e hanno allargato le distanze fra l’Italia e i paesi dell’area dell’euro", ha scritto Bechis. "Enrico Letta batte Matteo Renzi 4-0, crescita del Pil, rapporto fra debito pubblico e Pil, produzione industriale e disoccupazione".