Pd. Veltroni incontra Ferrero: molte differenze, impossibile alleanza

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pd. Veltroni incontra Ferrero: molte differenze, impossibile alleanza

05 Agosto 2008

Il primo incontro tra Walter Veltroni e il neoeletto segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero conferma una differenza di vedute e l’impossibilità di un’alleanza a livello nazionale.

Al termine del colloquio, che si è svolto nella sede del Pd, Ferrero spiega: "E’ stato un primo scambio di vedute. Io ho posto due nodi: come si affronta l’opposizione al Governo e a Confindustria e la nostra contrarietà ad una modifica della legge elettorale per le europee che inserisca lo sbarramento".

Secondo il segretario del Prc "bisogna aumentare il grado di opposizione visti i disastri che stanno combinando" e "il tipo di opposizione che il Pd farà in autunno dirà anche della qualità delle nostre relazioni, se sarà più seria va bene altrimenti non ci sono superfici di contatto". Attualmente, infatti, riguardo al rapporto tra Pd e Prc, Ferrero osserva: "Abbiamo preso atto delle differenze di valutazioni consistenti e delle prospettive diverse che rendono inimmaginabile un’alleanza a livello nazionale. A livello amministrativo invece si verificherà caso per caso sulla base del programma".

Il segretario del Prc ha posto anche il problema della legge per le europee: "L’introduzione dello sbarramento espellerebbe la sinistra dal Parlamento europeo. Secondo noi non c’è bisogno di cambiare la legge attuale perchè in Europa non c’è un problema di governabilità". Inoltre Ferrero è contrario all’abolizione delle preferenze perchè anche questa "impedirebbe alla sinistra di entrare e lascerebbe a pochi soggetti il potere di decidere chi fa il parlamentare europeo. Sarebbe una riduzione della democrazia molto pesante".