Pdl e Pd fanno i conti (salati) col voto. A Palermo l’Idv rischia di vincere da solo
07 Maggio 2012
Chiusi i seggi, alle 15 di oggi sono partite le operazioni di scrutinio delle schede per le elezioni amministrative. Il primo dato, quello relativo all’affluenza: intorno al 66%, ben otto punti in meno rispetto alla tornata di cinque anni orsono.
In tema di risultati, il primo scossone parrebbe arrivare da Palermo. Cattive notizie per il centro-sinistra, in particolar modo per il Partito democratico e per il suo segretario, Pierluigi Bersani: il candidato ‘ufficiale’ del Pd, Fabrizio Ferrandelli – uscito vincitore dalle primarie di coalizione dello scorso Febbraio – ha seriamente rischiato di non approdare nemmeno al secondo turno del 20 e 21 maggio prossimi. In vantaggio, con il 47% dei voti, c’è Leoluca Orlando (Italia dei valori), candidatosi alla poltrona di primo cittadino del capoluogo siciliano sebbene le primarie avessero incoronato Ferrandelli.
Un Ferrandelli, dicevamo, per una parte del pomeriggio addirittura sul filo del ballottaggio con il candidato del centro-destra, Massimo Costa. Le proiezioni, infatti, accrediterebbero il candidato del Partito democratico di uno striminzito 17% contro il 12 di Costa. Una vera e propria debacle per il Partito democratico e per la segretaria Bersani, stretta da un lato dalla scelta fallimentare di Rita Borsellino dello scorso autunno e dall’altro, dalla sorpresa di Leoluca Orlando, oramai grande favorito per la poltrona di sindaco di Palermo.
Ancor più sconvolgenti, per ragioni differenti, i dati di Genova e Parma: secondo le prime proiezioni, Marco Doria (Sel) – anch’egli candidato unico delle forze di centro-sinistra e trionfatore delle primarie di coalizione – non riuscirà a spuntarla al primo turno. Doria dovrebbe attestarsi intorno al 48%. Assieme al candidato del centro-sinistra, al ballottaggio dovrebbe andare Enrico Musso, candidato del Terzo Polo, con circa il 15% dei voti. Ottimo il risultato di Paolo Putti del Movimento 5 Stelle: 14% a un passo dal secondo turno. Al 12%, invece, il candidato del Pdl, Pierluigi Vinai.
Certo il secondo turno anche a Parma. E questa volta il Movimento di Beppe Grillo si attesterebbe su valori ancor più dirompenti: il suo candidato, Federico Pizzarotti, otterrebbe addirittura il 19,5% dei voti contro il 39 del candidato del centro-sinistra, Vincenzo Bernazzoli. Se questi dati si rivelassero veritieri, rappresenterebbero un vero e proprio trionfo per il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, si tratta di risultati quanto mai fisiologici – in questa Europa – per movimenti populistici e ‘anti-politici’ di questo genere. Al riguardo, basta rivolgere lo sguardo a quanto raccolto dal Piraten Partei (8%) alle elezioni locali tedesche di ieri, nello Schleswig-Holstein.
A Verona c’è l’exploit del sindaco uscente. Nella città scaligera gli elettori hanno premiato il buon governo di Flavio Tosi (Lega Nord). Tosi viene accreditato del 57% a scapito del 22% del candidato del Pd, Michele Bertucco e del 8% di Luigi Castelletti, Pdl. Anche in questo caso ottimo il risultato del candidato grillino, Gianni Benciolini: 9%, a totale conferma del trend di questa tornata elettorale.