PdL: è sulla biopolitica il vero scontro con Veltroni

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PdL: è sulla biopolitica il vero scontro con Veltroni

19 Marzo 2008

Una serie di appuntamenti per rilanciare le tematiche etiche
al centro del confronto politico. Ma anche l’occasione per spiegare agli
elettori i cardini del programma del Pdl sulla “biopolitica”. Il tutto
attraverso 12 manifestazioni, dal 26 marzo fino al 7 aprile, che toccheranno le
maggiori città italiane tra cui Napoli, Palermo e Bologna. Il Partito della
Libertà si prepara così sul fronte dei valori alla sfida elettorale del
prossimo 13 e 14 aprile.

Un confronto nel quale, come ha spiegato nel corso
della conferenza stampa di presentazione il senatore Gaetano Quagliariello, “il Pdl ha tutte le carte in regola sia per
quello che ha fatto sia per quello che non ha fatto”. Parole che si rivolgono
soprattutto alle vicende della legislatura appena chiusa: “Noi non ci siamo
infilati in normative ridicole come quelle sui Pacs poi diventati Cus. Rivendichiamo
la necessità di distinguere quelle tematiche che impongono scelte da parte del
mondo politico e che non possono essere lasciate alla coscienza del singolo”.
Biopolitica preferisce chiamarla Quagliariello e su questo fronte il Pdl ha
idee e risposte chiare. Risposte che sono “lontane dalla visione relativistica
del Pd che media tra la Binetti e Veronesi e da quella identitaria fatta propria
da piccole formazioni politiche”.

L’approccio che propone il Pdl ai temi etici
è per il senatore forzista non una mediazione ma “uguale per tutti ed adeguato
alla visione liberale, a quella dei manifesti dei valori del Ppe di Berlino e
di Roma”. In concreto sono tre le opzioni attorno a cui ruota tutto il
programma del Pdl e sui cui si intensificherà la campagna elettorale:
“Aggiornare la 194 affinché sia possibile dispiegare a pieno il potenziale
laico che è presente in questa normativa”. Nessun intervento legislativo per
abolire la normativa sull’aborto e nemmeno alcuna restrizione ma il tentativo
di rivedere lo spirito della 194 secondo un respiro liberale ed europeo. Poi l’introduzione
del quoziente familiare. Una proposta che come chiarisce il senatore Quagliariello
punta ad alleggerire i bilanci familiari “non solo dal lato delle detrazioni
fiscali ma anche da quello delle deduzioni”. Infine opposizione a qualsiasi
legge che cerchi sia direttamente che indirettamente l’introduzione
dell’eutanasia.

Idee e programmi condivisi in pieno da Eugenia Roccella già portavoce del Family Day ed oggi candidata
nelle liste del Pdl. Una decisione che lei rivendica con orgoglio e motivata dalla
“presenza nel Partito della Libertà di una stessa visione antropologica, e dove
c’è una precisa idea di ciò che è l’uomo e di ciò che è la famiglia”. Un
impegno politico, quello della Roccella, che sarà rivolto in primo luogo alla
“difesa della famiglia” ed anche “a riproporre al centro del dibattito politico
i temi etici”. Un’esclusione dei valori dalla politica che lei stessa
“giudicata dannosa ma anche disperata”. Valori ed etica che per la capolista in
Campania per il Pdl, Mara Carfagna,
il Partito della Libertà “non scopre oggi”, a differenza della sinistra “che
non ha le carte in regola e ci arriva con venti anni di ritardo”. Su questo
punto la deputata azzurra rilancia ribadendo che “i valori sono il faro della%0D
nostra azione politica che sono uguali a quelli del ’94 e di cui andiamo
orgogliosi”.

Orgoglio che rivendica anche la responsabile di An per le Pari
opportunità, Barbara Saltamartini,
quando ricorda che “da decenni conduciamo battaglie in favore di questi valori
e non ci sentiamo un passo indietro ma dieci passi avanti e la nostra azione non
può prescindere da questi temi”. Legittimazione di cui non sente bisogno
neanche Alfredo Mantovano per il
quale “non siamo alla ricerca del bollino”. Anzi l’ex sottosegretario agli
Interni ricorda come “nella scorsa legislatura il centrodestra ha tenuto e solo
grazie alla CdL sono state respinte le normative riguardanti l’omofobia ed il
testamento biologico”. Una battaglia per i valori che il Pdl è già pronto a
rinnovare in Parlamento dopo il voto del 13 e 14 aprile.