Pdl, pronta la “squadra” per Strasburgo tra riconferme e new entry
27 Aprile 2009
Il grosso del lavoro è fatto e le liste del Pdl per Strasburgo sembrano ormai chiuse. O quasi, perchè l’ultima parola spetta al Cav. che ieri sera a Palazzo Grazioli ha esaminato l’elenco di nomi e cognomi collocati nelle caselle delle macro-circoscrizioni che i tre coordinatori La Russa, Verdini e Bondi gli hanno sottoposto. Berlusconi punta a un rinnovamento generazionale e lo va ripetendo ormai da settimane. Obiettivo che nella composizione del puzzle delle candidature ha portato all’inserimento di nuove leve anche se nel lungo lavoro di selezione si è dovuto tenere conto dell’inevitabile mediazione tra i desiderata del premier, la riconferma di gran parte degli europarlamentari uscenti e la quadratura dei delicati equilibri interni tra i soci fondatori del partito unitario, Fi e An. Senza contare le rivendicazioni delle forze cosiddette "minori" determinate a strappare qualche posto al sole.
La "squadra" al gran completo con la valigia già pronta per l’Europa verrà ufficializzata oggi, anche perchè scade domani mattina il termine per la presentazione delle liste alle Corti d’Appello nelle varie circoscrizioni. Ma si sa, fino all’ultimo istante utile, ritocchi e sorprese dell’ultimora sono sempre in agguato. E molto dipenderà dall’ok definitivo di Berlusconi.
Obiettivo Strasburgo. Il Pdl punta a piazzare almeno una trentina di eurodeputati (34 se le elezioni avranno un esito particolarmente positivo) contro gli attuali 28. Anche in questo caso i criteri di selezione dei candidati sono rimasti ancorati allo schema delle quote ripartite tra Fi e An (70 a 30). E se i sondaggi rispetteranno le aspettative, ad essere riconfermati saranno in tutto una ventina di eurodeputati, una decina invece dovrebbero essere le new entry. Berlusconi sarà capolista in tutte le circoscrizioni, mentre è ormai archiviata la discesa in campo dei ministri (in realtà solo La Russa fino all’ultimo era determinato a misurarsi nella campagna elettorale nella circoscrizione Nord-est).
In lista, invece, entrano alcune giovani deputate cui è affidato il compito di catalizzare i voti dell’elettorato femminile.
Candidature di servizio (per la regola dell’incompatibilità in caso di elezione dovrebbero dimettersi o rinunciare al seggio) ma con un dichiarato appeal e la mission di rastrellare un bel numero di consensi direttamente sul territorio. Tra queste Laura Ravetto, neo responsabile del dipartimento Comunicazione-immagine- propaganda del Pdl, in corsa nel Nord-ovest insieme alla ventiseienne Laura Comi, già candidata non eletta alle politiche di un anno fa in Lombardia. Nella stessa circoscrizione dovrebbero correre anche Silvia Travaglini ed Elisa Alloro. Al Centro, il Pdl schiera Beatrice Lorenzin e nella stessa area territoriale è data per certa la candidatura di Annagrazia Calabria, la più giovane deputata del Pdl che proprio Berlusconi scelse per aprire i lavori del congresso fondativo del partito unitario. Nel Sud in pole position è la parlamentare beneventana Nunzia Di Girolamo (classe ’75) e in lista dovrebbe esserci anche la ventisettenne Barbara Mannocci. In Sicilia pare ormai certa la corsa di Gabriella Giammanco. Definite, salvo cambi in zona Cesarini, anche le candidature rosa in quota An con le riconferme delle uscenti Cristiana Muscardini (al Nord) e Roberta Angelilli (al Centro).
Le matricole. I nomi delle "papabili" provenienti dal mondo dello spettacolo, alla fine dovrebbero essere tre o quattro.In pole position restano i nomi di Barbara Matera (ex annunciatrice Rai) che sarebbe in corsa per la circoscrizione Sud e al Centro di Eleonora Gaggioli (attrice), ma i rumors delle ultime ore darebbero della partita anche Camilla Vittoria Ferranti (ex tronista di Uomini e donne poi passata al cast della fiction Incantesimo), Cristina Ravot e Rachele Restivo. E si rincorrono voci pure su un possibile inserimento della figlia di Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile.
Riconferme, esclusi e nuovi ingressi. Come detto, gran parte degli uscenti tornano in pista per un posto nella nuova assemblea. Tra gli ex Fi è il caso di Mario Mauro (attuale vicepresidente del parlamento europeo), Stefano Zappalà (oggi capodelegazione a Strasburgo), Vito Bonsignore (vicepresidente del gruppo Ppe-De), l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, Paolo Bartolozzi, Alfredo Antoniozzi e Giuseppe Gargani (il cui nome nei giorni scorsi era dato tra quelli in bilico). Nessun problema anche per Elisabetta Gardini, Iva Zanicchi e Amalia Sartori. In quota An oltre ad Angelilli e Muscardini dovrebbero restare al loro posto, tra gli altri, Salvatore Tatarella (al Sud) e Sergio Berlato. Tra le novità, pressochè certe le candidature al Centro di Potito Salatto, Marco Scurria e Alfredo Pallone (ex Fi e consigliere regionale del Pdl nel Lazio). Per Nino Strano (il senatore aennino balzato agli onori delle cronache per aver brindato in aula con champagne e mortadella alla caduta del governo Prodi) si potrebbe aprire la corsa nelle Isole (Sicilia e Sardegna), mentre sembra certa la candidatura di Carlo Fidanza, vicecapogruppo del Pdl al Comune di Milano e vicepresidente di Azione Giovani che dovrebbe presentarsi nel Nord-est.
Tra i nomi più noti che non torneranno a Bruxelles ci sarebbero l’ex forzista Guido Podestà, neo coordinatore regionale del Pdl in Lombardia e candidato alla presidenza della Provincia di Milano, Jas Grawronski (per scelta personale) e Giorgio Carollo (nel 2005 aveva abbandonato il partito in polemica con Berlusconi e dunque libera un posto nel Veneto). Resta ancora incerto l’ingresso nelle liste del Pdl di Paolo Cirino Pomicino (in quota alle forze "minori"), mentre l’avrebbe spuntata Clemente Mastella, passato alla corte del Cav, per il quale si profila il ruolo di testa di lista.
Il count dowz è iniziato. E oggi è il giorno della verità tra chi ha già incassato il via libera per Strasburgo e ieri si è precipitato a firmare dal notaio e chi ancora per poche ore affida aspettative e spranze di ripescaggio agli ultimissimi ritocchi.