Pedofilia. Procuratore di Milano: “Vescovi non denunciano gli abusi”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pedofilia. Procuratore di Milano: “Vescovi non denunciano gli abusi”

01 Aprile 2010

"Nei tanti anni in cui ho trattato l’argomento non mi è mai arrivata una sola denuncia, né da parte dei vescovi né da parte dei singoli preti e questo è un po’ strano". A parlare così, in merito ai casi di abuso da parte di sacerdoti, è in un’intervista a Il Giornale Pietro Forno, procuratore aggiunto di Milano capo del pool specializzato in molestie e stupri.

Forno spiega che "la lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali non è corta", ma in nessun caso la denuncia è partita dall’ambiente ecclesiastico, bensì dai familiari delle vittime "dopo che si sono rivolti all’autorità religiosa e questa non ha fatto assolutamente niente".

Con episodi così numerosi, il procuratore aggiunto avanza anche un dubbio: "Che ci siano sacerdoti che scelgono di fare i sacerdoti perché è oggettivo che nella scelta del sacerdozio c’è un’enorme facilitazione nell’avvicinare le vittime". Non solo, conclude, i colpevoli "non vengono cacciati, ma nemmeno messi nelle condizioni di non nuocere più". L’intervista è l’apertura del quotidiano diretto da Vittorio Feltri che titola l’edizione di oggi "Preti pedofili: allarme a Milano" e dedica all’argomento le prime tre pagine del giornale.

Lo stesso Feltri interviene con un editoriale che sottolinea la "brutta storia" raccontata da Forno, ma allo stesso tempo invita a non generalizzare. "Pensavamo che la piaga della pedofilia fosse estranea al clero italiano – scrive Feltri in prima pagina – e invece nessun uomo è immune da vizi e debolezze, nemmeno i preti di casa nostra". "Al di là dell’omertà della Chiesa – aggiunge – la stragrande maggioranza di parroci e curati vive il proprio mandato con spirito di sacrificio e in piena coerenza con la fede cristiana".