Pedofilo a bordo: allacciare le cinture

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Pedofilo a bordo: allacciare le cinture

20 Gennaio 2010

Ci sono cause sacrosante, principi più che legittimi, campagne nobili e fondate che per un’inezia, per un piccolo inquinamento di stupidita o per il solito eccesso di zelo, tralignano catastroficamente nel loro contrario diventando dannose ai loro stessi scopi.

E’ il caso frequente che attanaglia e rende sempre più sospette le crociate contro la pedofilia. Cosa c’è di peggio che la violenza o la costrizione sessuale contro un minore? Neppure il più scandaloso degli intellettuali, il meno politicamente corretto degli opinionisti si azzarderebbe a porre in dubbio questo orrore. Il senso comune a questo proposito è perfettamente rotondo, senza increspature: chiuso e compatto contro ogni concessione.

Ma è spesso proprio nelle opinioni ordinate e messe in riga, quelle a cui ci si accoda quasi senza pensarci, che la stupidità alligna più di frequente e fa danni. Avrete letto della vicenda di quel passeggero della British Airways che si è visto separare a forza dalla moglie incinta con cui viaggiava perché accanto a lui sedeva “un minore non accompagnato”. Lo metto tra virgolette proprio per trasmettere tutto il senso burocratico della definizione, tra quelle virgolette il minore smette di essere un bambino e diventa un problema.

La BA (e forse altre compagnie aeree) ha infatti adottato al regola secondo cui uomini adulti non possono viaggiare seduti accanto a minori senza genitori al seguito. Questo per evitare il rischio che l’uomo adulto, durante il volo, zompi addosso al minore e scateni su di lui le sue più turpi pulsioni sessuali. O magari lasci cadere la classica mano morta.

Così al distinto manager inglese di 33 anni in viaggio con la moglie è stato ingiunto di cambiare posto altrimenti l’aereo non sarebbe partito. Lui ovviamente ha protestato, ha minacciato querele, ma alla fine ha dovuto cedere anche per evitare l’ira degli altri passeggeri bloccati sulla pista.

Riusciamo solo ad immaginare cosa debba aver pensato il povero bambino mentre hostess e stewart erano impegnati ad allontanare quella incombente minaccia sotto forma di un giovane futuro padre.

Non si sa bene perché ma alle donne adulte questo trattamento non è riservato, anche se la cronaca non raramente racconta di violenze sessuali perpetrate da donne verso minori.

E’ un caso lampante di come la giusta prevenzione e l’implicita condanna della pedofilia si trasformino in una cieca crociata che rischia ormai da tempo di erigere misere e tristi barriere all’affettività tra adulti e bambini. E’ solo di pochi mesi fa il caso di quel padre italiano in vacanza in Brasile (dove l’ossessione anti-pedofilia è particolarmente forte) che si è visto sbattere in galera per aver abbracciato con troppo trasporto la figlia tredicenne. E il pover’uomo è rimasto parecchi giorni dietro la sbarre anche dopo che le autorità – avvertite da un anonimo testimone – avevano appurato oltre dubbio che la “molestata” fosse effettivamente la figlia.

Per non parlare del caso contorto e inquietante del famigerato asilo di Rignano Flamino. Si dovrebbe ormai mettere in conto quanti danni reca alla psiche dei bambini il martellamento dell’anti-pedofilia e se questi alla lunga non diventino più estesi e permanenti di quelli prodotti dal crimine in se.

Alla British Airways diamo però un suggerimento se proprio vogliono evitare di prendersi la colpa di qualche eccesso affettivo tra adulti e minori e viaggiare protetti dal rischio pedofilo. Le loro hostess, dopo aver spiegato come si allacciano le cinture e dove sono le uscite di sicurezza, istruiscano i passeggeri, con gesti comprensibili, sul fatto che è vietato stuprare il “minore non accompagnato” del sedile accanto.