Pedofilo adescava minori, arrestato. “Io discriminato, chiedo asilo politico”

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Pedofilo adescava minori, arrestato. “Io discriminato, chiedo asilo politico”

09 Dicembre 2016

Sarebbero centinaia i minori adescati dal pedofilo quarantenne sudamericano arrestato a Reggio Emilia. 30 le vittime identificate. L’uomo usava un ‘alter ego’ femminile, per adescare gli adolescenti e farli cadere nella propria trappola. Sia all’uscita della scuola, sia attraverso social network come Facebook. Il sudamericano avrebbe anche postato in rete alcuni video dei rapporti sessuali ripresi di nascosto con i giovani.

Il quarantenne sudamericano è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia al termine di una indagine che ha “documentato centinaia e centinaia di abusi commessi” dall’uomo il quale, viene spiegato dall’Arma, “ha richiesto di ottenere lo status di rifugiato politico poiché, a suo dire, discriminato sessualmente nel paese di origine”.

Finora sono trenta le giovani vittime identificate nell’inchiesta dei militari reggiani, coordinati dalla Procura di Bologna. L’uomo, vestito da donna e truccato, avrebbe gettato dalla finestra della propria abitazione banconote ai minori in uscita da scuola – alcuni di soli 13 anni – inducendoli a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con quella che pensavano essere la ‘ragazza dei propri sogni’.

Sempre in cambio di denaro, inoltre, le vittime sarebbero state convinte a reclutare nuovi amici. A volte, i minori adescati si radunavano sotto casa del 40enne che osservava dalla finestra i giovani in attesa: l’uomo, infatti, li voleva giovanissimi e senza i primi segni dell’età adulta come la barba, rifiutando il rapporto se insoddisfatto dalla prestanza fisica del ragazzino.

Alcuni degli incontri sarebbero stati filmati di nascosto, mentre in altri casi il 40enne avrebbe acquistato dai ragazzini foto e video pedopornografici che si faceva spedire tramite Whatsapp e Facebook. Lo stesso FB è stato utilizzato dal sudamericano, con falsi profili femminili, per corrompere altri minorenni. Altri ‘terreni di caccia’ del 40enne, nella versione maschile però, erano parchi pubblici cittadini e aree sportive parrocchiali della provincia reggiana, in cui si inseriva nelle compagnie di ragazzini pubblicizzando la disinvoltura sessuale di una inesistente cugina.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di atti sessuali con minorenni, prostituzione minorile e pedopornografia.