Pene per il voto di scambio, Antimafia: una norma utile
04 Aprile 2014
di redazione
La Camera approva le modifiche al ddl sul reato di voto di scambio elettorale politico-mafioso. 310 sì, 61 no. Per il reato la Camera sceglie di abbassare la reclusione da 4 a 10 anni, il Senato aveva già approvato dai 7 ai 12 anni. Secondo il Procuratore Nazionale Antimafia, Roberti, si tratta di una "norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia". Tra le modifiche passa anche la eliminazione del principio della punibilità del politico "a disposizione" di organizzazioni criminose, norma ritenuta eccessivamente estesa. I gruppi hanno votato alla unanimità la riformulazione della legge, eccetto M5S. Il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri difende il Ddl di riforma del reato di voto di scambio: l’approvazione è frutto di un lavoro congiunto fatto da governo e parlamento e il provvedimeno segna un passo in avanti nella lotta alla mafia, coniugando i diritti della difesa con il contrasto degli illeciti. Sulla modifica della norma che puniva i politici pronti a "mettersi a disposizione" dei criminali, secondo Ferrari, "è stata anche opportunamente corretta dalla Camera, in particolare eliminando il riferimento alla condotta consistente nel dare la disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze della mafia". Il sottosegretario la definisce infatti una "norma fumosa" che nella prima stesura andava contro il nostro ordinamento giuridico. In ogni caso, per chi si "mettesse a disposizione" c’è già il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. La legge ora torna in Senato per il voto definitivo che dovrebbe avvenire prima dell’election day di maggio.