Pensioni, “Chi prende meno di mille euro al mese avrà la quattordicesima”
14 Ottobre 2016
L’estenuante dibattito sull’anticipo pensionistico (Ape), pare sia arrivato al termine determinando negli italiani una maggiore sfiducia nella previdenza pubblica.
Poter evitare la trappola del lavoro fino a quasi 67 anni, come previsto dalla riforma Fornero, ma al prezzo di una penalizzazione sotto forma di interessi sul prestito pensionistico, ha reso ancor più interessante (e diremmo quasi necessario) concentrarsi anche sul secondo pilastro previdenziale: la pensione integrativa.
Insomma, non sono bastate le recenti rassicurazioni, ribadite ieri sera dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, sulla detraibilità del 50% degli interessi pagati sul prestito pensionistico che dovrebbe ridurre gli oneri tra il 4,5 e il 5% per ogni anno di anticipo. L’economista renziano ha poi aggiunto che la quattordicesima aumenterà di 100-150 euro al mese per chi prende fino a 750 euro di pensione, mentre per i pensionati con assegni fino a mille euro, che oggi non la ricevono, si aggiungeranno tra i 330 e i 500 euro al mese.
Il governo ha deciso di intervenire sulle pensioni “per esigenze di equità sociale. dopo anni di tagli alle pensioni era arrivato il momento di dare un segnale, un sostegno ai redditi bassi da pensione”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini al tg2. Ribadendo, “dopo anni di interventi per alzare l’età pensionabile e garantire la sostenibilità finanziaria del sistema era arrivato il momento di dare un segnale a chi è disoccupato e fa lavori gravosi”.
Resta aperta la discussione sulle ricongiunzioni dei periodi contributivi (i costi sembrano superiori a quelli inizialmente ipotizzati). Si va inoltre verso l’equiparazione della no tax area tra lavoratori e pensionati e verso il “bonus” previdenziale per i lavoratori precoci impegnati in attività faticose o disoccupati con l’accesso alla pensione una volta raggiunti i 41 anni di contributi. Per le attività usuranti si allargheranno le maglie eliminando il vincolo dell’impiego in questa attività nell’ultimo anno di lavoro.