Pensioni d’oro. Pizzolante (Ncd): “Proposta Meloni spot elettorale, inaccettabile per Consulta”
03 Febbraio 2014
di redazione
"La proposta Meloni è solo uno spot elettorale; l’ex ministro sa benissimo che quel tipo di progetto non passerebbe mai il vaglio della Corte Costituzionale". A dichiararlo è il capogruppo Ncd in commissione Lavoro, Sergio Pizzolante e primo firmatario dell’emendamento soppressivo della norma Meloni. "Il tema delle cosiddette pensioni d’oro, che in realtà tali non sono perché stiamo parlando di un tetto che coinvolgerebbe anche i 3.200-3.300 euro, non può essere affrontato in modo così demagogico. Sarebbe un provvedimento al buio" spiega Pizzolante "perché non abbiamo la disponibilità dei dati reali; alcuni studiosi sostengono che con la proposta Meloni le pensioni alte e altissime con il ricalcolo contributivo potrebbero addirittura aumentare. Dopodiché noi abbiamo bisogno di conoscere i dati veri e di un’analisi scientifica che il governo si è impegnato a produrre con la mozione parlamentare Gnecchi-Pizzolante, approvata soltanto due settimane fa dal Parlamento. Nello stesso tempo penso che, se dovesse passare il principio secondo cui lo Stato può venir meno ai patti con i cittadini e con i pensionati, si aprirebbe un varco pericolosissimo che oggi riguarderebbe i pensionati con l’assegno di 3.000 euro e domani anche coloro che non arrivano neanche a 1.000 euro". "La giusta strada", conclude Pizzolante "è quella già adottata dal Governo con la legge di stabilità, con la quale si è definito un criterio di solidarietà dalle pensioni più alte verso quelle più basse".