Pensioni, in arrivo l’ “Ape” volontaria. Ma Salvini attacca: “È una truffa”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pensioni, in arrivo l’ “Ape” volontaria. Ma Salvini attacca: “È una truffa”

30 Marzo 2017

Novità in vista per le pensioni. Sarebbe in dirittura d’arrivo la cosiddetta “Ape volontaria” ovvero l’anticipo pensionistico che permetterebbe ai dipendenti del pubblico impiego e del privato di lasciare prima il lavoro. Secondo fonti vicine al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si starebbero limando gli ultimi dettagli dei decreti attuativi che, dopo il confronto del governo con i sindacati, dovrebbero essere varati a breve per delineare l’Ape e l’Ape social, misure che dovrebbero essere attivate a partire dal primo maggio prossimo e che consentiranno ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensioni 3 anni e 7 mesi prima della scadenza.

Una volta pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, i decreti permetteranno di avviare il tavolo tecnico per trovare l’accordo quadro sul Tan, il tasso di interesse da applicare, che dovrebbe essere compreso tra il 2,5% e il 3%, la stesa forbice calcolata nell’accordo quadro dell’Ania per quanto riguarda la copertura assicurativa. Il punto successivo sarà quello di trovare le banche interessate ad aderire a quello che sarà a tutti gli effetti un nuovo prodotto previdenziale con operatività a distanza, dato che tutto verrà fatto on line dal sito dell’Inps. Tuttavia, le banche, proprio perché l’Ape non avrà natura finanziaria, avranno più un ruolo di tesoreria, perché con gli interessi applicati verranno coperte sostanzialmente le spese e, nel caso di premorienza, anche il rischio che il pagamento del finanziamento non arrivi a termine.

Tuttavia, i nodi da sciogliere con i sindacati sarebbero almeno due. Il primo, che i sindacati vorrebbero correggere, riguarda i lavorati addetti alle cosiddette attività gravose, (unità composta da 11 attività, che potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 12 mesi di lavoro effettuato prima dei 19 anni) che prima del pensionamento agevolato devono aver maturato 6 anni di attività continuativa. Il secondo nodo è invece quello che prevede l’esclusione dall’Ape social di quei lavoratori cessati da un contratto a termine, senza perciò essere stati licenziati o che abbiano da tempo terminato la Naspi o la mobilità.

Ma la riforma non piace alla Lega. ”L’anticipo pensionistico, che entrerà in vigore tra poche settimane, è una delle più grandi truffe che io abbia conosciuto essere state fatte sulla faccia della terra sulla pelle cittadini, dei lavoratori e degli aspiranti pensionati” ha tuonato Matteo Salvini durante un comizio. ”Anziché cancellare quell’infamia che si chiama Legge Fornero – ha proseguito – il governo ti dice che se vuoi andare in pensione un po’ prima devi fare un mutuo ventennale. In un Paese normale la gente sarebbe già scesa in piazza….”.