Pensioni, incontro alle 15 Maroni: rinviano il problema
03 Luglio 2007
di redazione
Incontro oggi nel pomeriggio al ministero del Lavoro tra governo e sindacati. Al centro della ripresa del negoziato l’individuazione della platea dei beneficiari dell’aumento delle pensioni più basse deciso dal governo.
L’appuntamento è per le 15,30 e all’incontro parteciperanno i segretari delle categorie dei pensionati assieme ai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil. Presente anche il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini.
Intanto, il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Maroni ha commentato così l’ipotesi di abbassare l’innalzamento dell’età pensionabile da tre a un anno, affiancando questa misura con degli incentivi per chi resta al lavoro. ”Si preannuncia un accordo che non risolve ma rinvia di tre anni il problema, e questo non è un buon modo”.
”Mi pare che sia il governo sia la maggioranza si trovino in uno stato di grande confusione. Si susseguono le ipotesi – sottolinea l’esponente del Carroccio – e per quanto riguarda gli incentivi abbiamo verificato che non sono sufficienti”. Il nodo resta quello delle risorse: ”In otto anni occorre trovare circa 65 miliardi di euro, secondo i conti fatti dalla Ragioneria nel 2004. Il rischio dunque – spiega Maroni – è di abbassare le pensioni ai giovani o aumentare la pressione fiscale per le imprese del Nord: due soluzioni che non vanno bene”. Ragion per cui, ”la legge attuale è l’unico modo per mantenere in equilibrio il sistema previdenziale e garantire i giovani”, conclude l’ex ministro del Welfare.