Pensioni, incontro tra governo e sindacati slitta al 27

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Pensioni, incontro tra governo e sindacati slitta al 27

20 Settembre 2016

Alla fine il tavolo politico di domani tra governo e sindacati sulle pensioni, quello conclusivo della piccola stagione concertativa dell’epoca Renzi, salta e slitta. 

Slitta al 27 settembre.  Il nuovo round si terrà “all’inizio della prossima settimana, probabilmente il 27 settembre”. Ad annunciarlo il ministro del lavoro Giuliano Poletti, che spiega come l’aggiornamento dell’incontro “sia stato concordato con i sindacati” per “approfondire ulteriormente tutte le specifiche in esame”.

“Credo siamo vicini a una condivisione” sull’Ape (il prestito bancario assicurato con rimborso ventennale, ndr) – ha dichiarato Poletti– poi naturalmente ci possono essere toni o accenti diversi su alcuni specifici aspetti ma credo che questo tema trovi una buona rispondenza nel dialogo che abbiamo continuerà ancora per un po’”. 

Nei giorni scorsi il ministro aveva fatto capire, poi, che quello dei lavoratori precoci (quelli che hanno iniziato a lavorare prima di aver compiuto 18 anni) è il nodo più difficile da sciogliere. Ne aveva parlato di un problema “molto difficile, perché ha un livello di costo molto alto”. E aveva aggiunto che “occorre fare i conti” per trovare una soluzione. 

Anche per la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso il nodo dei lavoratori precoci sarà la chiave della trattativa con il governo. Quanto al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ci era andato giù duro: “Tirino fuori i soldi e troveremo le soluzioni per i lavoratori precoci e per tutti gli altri”.

Il Sole 24 Ore aveva anticipato che, rispetto al tema dei precoci, verrebbe riconosciuto un bonus contributivo ai lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima dei 16 anni. Ma è ancora da definirsi il minimo di mesi necessari per essere riconosciuti come beneficiari di questo bonus: consentirebbe di raggiungere i 41 anni di contribuzione totale dal 2017. Per il primo anno si parlerebbe di almeno 600 milioni di euro.