Pensioni, l’anticipo pensionistico di un anno costerà 50/60 euro al mese
11 Settembre 2016
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervistato a proposito di pensioni ha detto: “Il problema vero che noi abbiamo oggi in Italia è quello dell’equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico”.
E poi aggiunge: “Ci sono delle persone che oggi hanno dei trattamenti pensionistici, o hanno dei vitalizi, come nel caso dei politici, che sono del tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato. Abbiamo concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone. Per chi ha degli importi molto elevati di prestazioni, non è il caso di chiedere loro un contributo che potrebbe in qualche modo rendere, alleggerire i conti previdenziali? Ci permetterebbe di fare qualche operazione di redistribuzione, per esempio andare ad aiutare quelle persone che sono in quella fascia di età prima della pensione che sono in condizione di povertà, oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico. Ecco sono tutte operazioni che si possono fare in questo ambito. Legare contributi e prestazioni, questo è il vero problema di fondo”.
Pertanto il vero problema è che l’Anticipo pensionistico (Ape), che sarà inserito nella prossima legge di Bilancio, avrà un costo davvero salato per chiunque dovesse decidere di richiederlo.
Per il momento la possibilità di andare a ritoccare le pensioni più alte non è all’ordine del giorno. È, invece, sul tavolo la possibilità di anticipare di tre anni la propria pensione. A illustrare i costi dell’operazione è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, “se un pensionato ha 1000 euro al mese ed è meritevole di tutela è disoccupato senza ammortizzatori sociali, fa lavori rischiosi, pesanti, faticosi, è in condizioni soggettive di bisogno perchè magari ha a casa un disabile da assistere, in tutti questi casi il costo è zero per chi lavora, un anno di anticipo gli costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni mentre tre anni di anticipo costeranno dai 150 a 200 euro al mese”. Il prestito sarà erogato da una banca che poi lo girerà all’Inps.
Il sottosegretario conferma he nella manovra finanziaria ci saranno altri interventi in tema di pensioni oltre all’Ape. E spiega: “Ci sarà un intervento anche sui redditi da pensione. In particolare sui redditi da pensioni basse. Parliamo dei redditi da pensione sotto i 1000 euro ci sarà un aiuto agganciandosi prevedibilmente all’istituto della quattordicesima, ci sarà un bonus che è legato ai contributi versati, si arriva fino a 400 euro”.
Nannicini, poi, chiude la porta alla proposta del presidente dell’Inps in merito ai sacrifici per chi riceve una pensione molto più di quanto ha versato: “Questo tipo di ricalcoli non sono semplicissimi richiedono molte ipotesi e molti dati. E devi stare molto attento perché non si riesce a fare con il bisturi del chirurgo questa distinzione un pò intellettualistica”.