Pensioni. Le statali aspetteranno i 65 anni
10 Giugno 2010
di redazione
Via libera del Consiglio dei Ministri all’equiparazione dell’età pensionabile tra uomini e donne nel pubblico impiego. Le dipendenti pubbliche andranno così in pensione a 65 anni a partire dal primo gennaio 2012. La modifica all’attuale normativa verrà inserita in un emendamento alla manovra.
L’Italia così, fa fronte a una richiesta della Commissione europea sancita a sua volta dalla Corte di Giustizia Ue. Sarà quindi un unico "scalone" ad obbligare le lavoratrici pubbliche ad andare in pensione di vecchiaia a 65 anni, con un innalzamento secco dell’età di pensionamento da 61 a 65 anni.
Il risparmio complessivo derivante dal provvedimento sarebbe stimato in 1,450 miliardi di euro tra il 2012 e il 2019. Questo ricavato finirà in un Fondo che avrà lo scopo di finanziare iniziative a tutela della famiglia e delle donne. Lo ha deciso sempre il Consiglio dei ministri accogliendo la richiesta venuta dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.