Pensioni: raggiunto l’accordo sulle basse

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Pensioni: raggiunto l’accordo sulle basse

11 Luglio 2007

Ieri in tarda serata è stato raggiunto l’accordo-tra governo sindacati- sulle pensioni basse. Dal primo gennaio prossimo circa 3,4 milioni di persone potranno usufruire degli aumenti che saranno in media di circa 420 euro l’anno.

Per la precisione 333 euro l’anno andranno a chi ha pagato i contributi per almeno 15 anni, 420 euro a chi ha pagato tra i 16 e i 25 anni, mentre gli aumenti per chi ha almeno 26 anni di contributi alle spalle saranno nell’ordine dei 505 euro.

Lo scontro è stato in merito alla soglia di età con il sindacato che chiedeva un’età di base di 65 anni per gli uomini e di 60 per le donne e il governo che invece puntava su di una soglia unica fissata a 65 anni senza distinzione di genere. Alla fine le due parti si sono venute incontro a 64 anni per tutti. Da ricordare che l’accordo riguarda anche i titolari di una pensione sociale che siano almeno settantenni, che potranno usufruire di un aumento di 580 euro l’anno. Per chi invece è portatore di handicap di una certa entità (cecità, mutismo e invalidità totali) si parla di accesso alla pensione a sessant’anni.

Anche se si tratta certamente di un accordo importante sulla via della riforma pensionistica, permangono degli interrogativi in merito alla vicenda dello scalone. Infatti, portare la soglia minima per il pensionamento a 60 anni entro il 2008 (attualmente sono 57) rimane il problema principale.

Soddisfatto il ministro del lavoro Damiano che ha parlato di “accordo decisivo”. Dello stesso avviso anche il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Pierpaolo Baretta, “E’ un ottimo accordo. Ora ci si deve avviare a passi spediti verso un accordo generale nei prossimi giorni”. Baretta continua poi spiegando la sua soddisfazione, “Si introduce nel sistema previdenziale il valore dei contributi versati come criterio per definire gli aumenti premiando un platea molto ampia di quasi 3 milioni e mezzo di persone. Si eroga in sostanza una 14esima mensilità”, e aggiunge, “oltre a cio’ questo accordo ha un valore piu’ generale: dopo anni si registra un’intesa sindacale sulla rivalutazione delle pensioni. Penso percio’ che ha questo punto ci si debba avviare a passi spediti verso un accordo generale nei prossimi giorni”.

Infine, secondo il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, “L’Europa guarderebbe ai conti pubblici italiani e alla ‘anomalia’ del nostro sistema pensionistico con un misto di comprensione e preoccupazione”. Preoccupazione espressa anche dal commissario Ue Joaquin Almunia.