Pensioni, sulle minime sindacati cauti

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Pensioni, sulle minime sindacati cauti

09 Luglio 2007

Le difficoltà ci sono sempre ma tra governo e sindacati nella definizione dei meccanismi per l’erogazione degli aumenti alle pensioni bassesono stati fatti passi in avanti.

I sindacati hanno apprezzato la discussione fatta oggi al ministero del Lavoro e in particolare la disponibilità a tenere conto in maniera consistente degli anni di contribuzione nell’erogazione degli aumenti.

Domani proseguirà la trattativa al ministero nel tentativo di trovare un accordo già nella giornata.

“Sono stati fatti passi in avanti – ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Pierpaolo Baretta – ci sono ancora difficoltà, domani proveremo a superarle”. Baretta ha spiegato che a questo punto c’è la disponibilità del governo a tenere conto di un mix tra i contributi versati e le categorie svantaggiate come ad esempio i sordomuti.

In pratica quindi l’intervento sarebbe prevalentemente di rivalutazione delle pensioni da lavoro anche se ci sarebbero misure a favore anche delle pensioni assistenziali”.

“Qualche passo avanti c’è stato – ha detto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti – le distanze restano. Spero che domani si arrivi a un punto finale di equilibrio”. La Cgil con il segretario generale dei pensionati, Betty Leone, sottolinea che le posizioni “si stanno avvicinando. Abbiamo bisogno – ha detto – di altre rassicurazioni sui criteri per la definizione della platea. Non si tratta di un intervento assistenziale ma di rivalutazione delle pensioni”.