Per Alfano l’inchino al boss e’ stato un “rito orripilante”
07 Luglio 2014
di redazione
"Rituali orripilanti". Non usa mezzi termini il ministro Alfano per stigmatizzare la vicenda di Oppido Mamertina, il paese calabrese dove, durante la festa di Maria Santissima Delle Grazie del 2 Luglio scorso, i portantini della statua avrebbero fermato la statua della Madonna sotto la casa di un boss della Ndrangheta. La amministrazione comunale di Oppido si difende, si dice indignata, parla di un culto tradizionale, ma il fatto e’ grave perché, al momento del presunto stop sotto la casa del boss, i Carabinieri presenti si sono allontanati mentre il maresciallo dava ordine di identificare chi stava trasportando la statua. Per Alfano: "La lotta a tutte le mafie e’ anche nei comportamenti di chi si oppone ad antiche servitu’ e soggezioni di chi le omaggia ed e’ anche in chi prende le distanze da deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi di chi soggiace alle loro logiche di violenza". Alfano ha ricordato la scomunica di Papa Francesco ai mafiosi, "Papa Francesco, un combattente, qualche giorno fa ha detto che questa e’ l’unica strada per una vera e propria rivoluzione sociale. Per un no forte a chi e’ schiavo del male e della cultura della morte". Un no che secondo il ministro deve valere per tutti. "Esemplare dunque il comportamento dei Carabinieri che si sono allontanati, mentre altri compivano quel gravissimo gesto, per mantenere pulita la loro divisa e integro l’alto valore delle istituzioni che rappresentano. Per questo motivo, mi sono complimentato con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Confido che anche altri prendano presto le distanze da atti incommentabili".