Per andare controcorrente Ruffolo dovrebbe dire ‘no’ a tutte le rivoluzioni
18 Giugno 2011
Giorgio Ruffolo è una delle menti più eccelse della sinistra italiana (<ab uno disce omnes>, dicevano gli antichi!) ma qualche volta l’indignazione contro gli studiosi liberali ‘super partes’ gli prende la mano. Recentemente ha ricordato, a riprova del sonno della ragion liberale, la frase di Benedetto Croce (in realtà , una citazione di Marx!): <la violenza è la levatrice della storia>. Per scandalizzarsene davvero, però, bisognerebbe essere contro <tutte> le rivoluzioni, a cominciare da quelle francese e sovietica che fecero scorrere fiumi di sangue. Per Ruffolo, evidentemente, c’è violenza e violenza: quella degli ‘oppressi’ si chiama ‘rivoluzione’, l’altra ‘reazione’.E’ il diritto di dare il nome alle cose che definisce il potere dei <padroncini del pensiero>.