Per chi votano le casalinghe?
21 Marzo 2008
di redazione
Il sondaggio Demos-Coop pubblicato oggi da Repubblica è sorprendente
e chiarificatore. L’indagine verte (tra
l’altro) sull’orientamento degli elettori italiani suddivisi per categoria
sociale. Si scoprono così alcune cose notevoli.
Votano per il centro-destra di
Berlusconi i ceti più intraprendenti e produttivi e quelli in maggiori
difficoltà economiche. Scelgono Veltroni
i dipendenti del settore pubblico e i pensionati, cioè i settori più tutelati e conservatori della società italiana.
Ma è la nettezza con cui parlano le cifre a essere
inaspettata: nessuna sfumatura, nessun dubbio, le fratture sono profonde ed
eloquenti.
Tra gli operai il 45,5 per cento sceglie Pdl+Lega, mentre
solo il 31,6 si affida a Veltroni. Il sondaggio spiega anche che gli operai
italiani sono e si sentono sempre più poveri. Le loro speranze di crescita e di
riscatto sono dunque in fuga dalla sinistra del Pd verso i progetti di
cambiamento del Pdl.
Significativa anche la frattura tra chi lavora nel settore
pubblico e chi nel privato: nel primo caso scelgono il Pd il 51,2 per cento
contro il 30,7 del Pdl; nel secondo caso le percentuali si ribaltano: solo il
37,6 per cento vota Pd contro il 43,8 di chi sceglie il centro destra. Chi ha
il posto fisso statale, intoccabile e spesso parassitario vota per sinistra;
chi è esposto alle maggiori incertezze ma anche alle maggiori occasioni del
lavoro nel privato vuole la vittoria di Berlusconi.
La frattura diventa una voragine quando si passano ad
esaminare il lavoratori autonomi e gli imprenditori: quelli che ogni mese guardano negli occhi
le tasse che pagano invece di trovarsele detratte in busta paga e quelli che ogni
giorno rischiano tutto in proprio. Qui solo il 22,9 per cento vota Pd
(nonostante Calearo e Colaninno) mentre il 57,9 sceglie Pdl e Lega.
“La nuova stagione” di Veltoni, la sua “rupture” fa molta presa sui pensionati: per il 45,7 per cento è lui l’uomo nuovo. Per il Pdl vota invece il 37,3 per cento.
Restano ancora due categorie esaminate dal sondaggio:
studenti e casalinghe. I primi
preferiscono con buon distacco il Pd al Pdl (43,7 a 38,2). Sono quelli che
ancora vanno a scuola e già protestano contro il precariato come fosse una
condanna già scritta. Sono quelli di cui Oliviero Toscani (non Berlusconi) ha detto : “Non sono piu’
creativi i giovani di oggi, sono piatti. Gli interessa solo avere il posto
fisso. Non sanno che è meglio essere precari perché ci si può rinnovare,
cambiare e rinascere in continuazione”.
Le seconde, le casalinghe invece non hanno dubbi: oltre il
52 per cento sceglie Berlusconi. Ma qui si capisce subito: è come scegliere tra
Dinasty e Corrado Augias.