Per Fassina al Pd non servono “dittatori”
10 Gennaio 2014
di redazione
"Ci vuole un partito," dice Stefano Fassina nel videoforum di Repubblica, "che torni a essere un partito. Non abbiamo bisogno di un dittatore, ma dobbiamo essere un soggetto politico". Un nuovo attacco a Renzi, insomma, dall’ex viceministro della economia che non fa sconti e si presenta sempre di più come il leader della minoranza del Pd. "Sono entrato in un governo difficile per espressione di una scelta del Pd in una situazione in cui ho dovuto mettere la faccia su scelte che non condividevo ma che ho portato avanti perché tutti insieme come Pd avevamo fatto la scelta politica di sostenere quel governo, ma nelle ultime settimane ho visto una ambiguità nel rapporto tra Pd e Letta", sottolinea Fassina tornando a spiegare il motivo della sua decisione di dare le dimissioni. "Il segretario del mio partito oltre a mettere in evidenza gli errori del governo si lascia andare sistematicamente a caricature distruttive: abbiamo avuto fase in cui era ‘il governo delle marchette’ e non ho mai sentito una parola di apprezzamento anche su misure importanti che pure abbiamo raggiunto".